Ha una capacità di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquido e di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi all’anno. Con l’altra Fsru di Ravenna, contribuirà al 13% del fabbisogno energetico nazionale
PIOMBINO – La Golar Tundra di Snam è ferma definitivamente nel porto di Piombino. Partita il 21 febbraio dal porto di Singapore, pochi minuti prima delle 23 di domenica 19 marzo, la nave rigassificatrice è entrata, trainata dai rimorchiatori e a velocità ridotta, all’interno del porto toscano dove resterà per tre anni.
Da quando sarà pienamente operativa – fra la fine di aprile e gli inizi di maggio – garantirà circa 5 miliardi di metri cubi di gas all’anno, pari a circa un sesto della quantità di gas naturale che attualmente viene fornito dalla Russia all’Italia
L’arrivo della nave rigassificatrice a Piombino- e così l’altra simile prevista su Ravenna – affrancherà l’Italia da una significativa quota di dipendenza di importazione di metano dai gasdotti transazionali di terra, dalla Russia e anche dall’Azerbaigian.
I gestori potranno rivolgersi al mercato di altri Continenti (Africa, Americhe, pure Asia Oceania) e ovviare alle turbolenze geopolitiche che possono gravare sul trasporto di gas solo via terra.
Insieme alla Fsru che sarà attiva a Ravenna si parla di ben 13 miliardi di metri cubi annui, un segnale forte nell’approvvigionamento e nella distribuzione di gas per l’Italia.
Giani: “La nave ci rende indipendente dal gas russo”
“Questa opera ci rende indipendenti dal gasdotto che portava il gas dalla Russia, è un’opera che si rivela davvero importante. Tutta l’Italia dice grazie a Piombino e alla Toscana. Cinque miliardi di metri cubi di gas ci consentono di raggiungere livelli di autosufficienza che consentono alle famiglie di pensare a bollette meno care, alle famiglie di avere un approvvigionamento energetico sostenibile”. Lo ha detto domenica sera al porto di Piombino (Livorno) il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che è anche commissario straordinario incaricato dal governo per la realizzazione del rigassificatore, in occasione dell’arrivo della nave Golar Tundra. Giani ha affermato che “tutte le autorizzazioni sono ok, con grande rispetto per l’ambiente, grande rispetto per la sicurezza”.
Finora 70 manifestazioni a Piombino contro la Golar Tundra
Ieri mattina diverse le proteste a Piombino. Un flash mob ha coinvolto una cinquantina di persone che hanno fatto una marcia dalla stazione ferroviaria alla stazione marittima, poco più di un chilometro di strada, per ribadire la contrarietà all’impianto di rigassificazione. Nel corso dei mesi sono state decine le manifestazioni pubbliche, con cortei, raduni, sit in, una settantina con questa di stamani secondo alcune stime raccolte a Piombino.
In vista dell’arrivo della nave, la prefettura di Livorno nella giornata di ieri aveva coordinato una serie di servizi delle forze dell’ordine per cui pattuglie di polizia e carabinieri hanno effettuato vigilanza sia all’ingresso della cittadina, sia sul viale che conduce al porto. Il porto è restato accessibile per i traffici marittimi, soprattutto passeggeri. Non era stata resa raggiungibile, invece, anche per ragioni di sicurezza, la banchina dove sarebbe poi ormeggiata la Golar Tundra, un molo che tuttavia si trova dalla parte opposta della stazione marittima, in un’area portuale adiacente alle grandi acciaierie e alle altre industrie.
La Golar Tundra, nave con una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri di cubi di Gnl l’anno
La Fsru (Floating Storage and Regasification Unit) Golar Tundra, acquistata da Snam a Singapore e battente bandiera delle isole Marshall, è una nave rigassificatrice lunga circa 292 metri, larga circa 43 metri e alta circa 55 metri (altezza massima dalla chiglia al punto più alto).
Secondo dati di Snam la nave è dotata di quattro serbatoi di stoccaggio di Gnl, disposti nella parte centrale dello scafo, ha l’impianto di rigassificazione a prua, mentre le sistemazioni per gli alloggi dell’equipaggio, per la sala di controllo centralizzata e per i macchinari di servizio si trovano a poppa. Costruita nel 2015, la nave ha una capacità di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno.
La Golar Tundra e la Bw Singapore, l’altra nave Fsru che invece sarà collocata a Ravenna, contribuiranno al 13% del fabbisogno energetico nazionale. Snam ha acquistato la Golar Tundra nel giugno 2022 da Golar Lng Limited per un corrispettivo di 350 milioni di dollari (circa 330 milioni di euro) per favorire una maggiore sicurezza energetica e diversificazione degli approvvigionamenti dell’Italia.
La Golar Tundra può operare sia come nave metaniera per il trasporto del gas naturale liquefatto (GNL) sia come Fsru; a Piombino avrà funzione di rigassificatore e sarà rifornita ad intervalli regolari da navi metaniere. Ogni metaniera trasporta il Gnl alla temperatura di -160°C, trasferisce il gas naturale liquefatto nei serbatoi del terminale. Questo processo avviene tramite bracci di scarico installati sulla Golar Tundra i quali si allungano e si agganciano alle flange della metaniera; a quel punto il Gnl viene travasato nei serbatoi e stoccato. Successivamente, viene rigassificato.
La nave ha un equipaggio di circa 30 persone suddiviso tra 12 marinai di coperta, 13 di macchina e tre in cucina. Ad oggi esistono 48 Fsru operative nel mondo, di cui 25 con una capacità di stoccaggio di Gnl compresa tra 160mila e 180 mila metri cubi. In Europa sono in fase di studio e sviluppo 10 nuovi progetti di navi rigassificatrici: sei in Germania, uno in Olanda, Estonia e Finlandia, e uno in Francia; su dieci – sottolinea Snam -, nove prevedono una collocazione in luoghi fortemente antropizzati come porti cittadini o località lungo la costa.