TARQUINIA – Riceviamo e pubblichiamo – Il 21 marzo 2023 il Tribunale di Civitavecchia ha emesso la sentenza R.G. n°23/2023 con la quale accoglie il ricorso presentato dai soci, sospende l’efficacia delle delibere di Cda nel periodo in cui è stato presieduto da Damiria Delmirani, rimanda per competenza al Presidente del Tribunale la richiesta per la nomina di un curatore speciale e condanna l’Università agraria al pagamento delle spese di lite.
Nel ricorso dei soci vengono espressamente nominati i tre consiglieri dell’attuale Comitato Esecutivo: Delmirani, Camilletti e Luciani quali estensori di oltre 20 delibere, finalizzate in gran parte allo svolgimento di attività illecita, con danno economico per l’associazione.
Il giudice in sentenza afferma: “appare fondato che un esiguo numero di consiglieri abbia assunto il controllo dell’agire dell’Ente, orientandolo in base ad interessi personali e di autolegittimazione, il tutto con possibile danno per l’Ente e, indirettamente, per i suoi soci”. Una sentenza durissima per l’Ente agrario che sancisce la sospensione di una serie di delibere di CdA tra le quali tutte quelle relative alla irregolare nomina di Delmirani a Presidente facente funzioni, il “Contratto personale amministrativo ai sensi della legge n°168/2017”, la “Approvazione di un’ulteriore ipotesi di perdita della qualità di socio” ( norme restrittive con le quali si volevano epurare soci scomodi), la “Perdita della qualità di socio del sig. Erminio Pepe ai sensi dell’art. 5 del vigente Statuto” e soprattutto la “Approvazione del bilancio di previsione 2022” e la “Approvazione del bilancio consuntivo 2021”. Starà al curatore speciale nominato dal Presidente del Tribunale prendere le decisioni più urgenti per l’associazione e convocare al più presto regolari elezioni. Il precedente Presidente “Daniele De Paolis, attualmente interdetto dai pubblici uffici per reati di cui agli art. 81,110,314,479,480 e 323 c.p. tutti presuntivamente commessi nell’esercizio della funzione di presidente dell’Università Agraria di Civitavecchia” è infatti decaduto ai sensi dell’art. 2382 c.c e dell’art. 12 dello Statuto e quindi non potrà riprendere le precedenti funzioni.
Pur essendo la situazione grave per l’associazione, riteniamo che finalmente si potrà riportare l’Ente agrario nel solco della legalità e per questo risultato vogliamo pubblicamente ringraziare lo Studio degli avv. Bianchini – Celani che ha impostato e seguito i vari ricorsi dei soci lavorando con professionalità e determinazione.
Il fine del nostro Comitato, oltre a quello di vedere l’Ente agrario tornare ad essere gestito correttamente, è quello di operare per far applicare i giusti vincoli di uso civico sul nostro territorio. Questo auspichiamo di ottenere da una prossima più illuminata gestione dell’agraria.
Il Comitato Usi Civici Civitavecchia