ARPINO – “Non mi candido a sindaco di Arpino ma sono pronto a fare la mia parte per valorizzare questo splendido Comune.
Se lo vorrete sarò il vostro assessore alla Cultura”. Lo ha detto poco fa Vittorio Sgarbi nel corso di una conferenza stampa nel centro storico della città che diede i natali a Cicerone.
Il sottosegretario nei giorni scorsi aveva preso in considerazione l’ipotesi di raccogliere l’eredità politica del sindaco civico uscente Renato Rea, giunto al limite dei due mandati consecutivi consentiti dalla legge. L’avvocato Rea e la sua amministrazione si erano detti pronti a sostenerne l’elezione ed affiancarlo nella gestione quotidiana del paese di circa 6.200 abitanti in provincia di Frosinone.
Vittorio Sgarbi però è sindaco uscente a Sutri e ieri si era preso 48 ore per riflettere sulla possibilità di candidarsi lì per un secondo mandato.
Questa mattina alle 11 è arrivato ad Arpino ed ha compiuto un giro turistico nel centro storico. Poi a mezzogiorno ha incontrato la stampa, spiegando le iniziative che vorrebbe prendere come amministratore di Arpino: “ma come assessore alla Cultura, non come sindaco perché non ne avrei il tempo”.
Candidato sindaco di Arpino per l’amministrazione uscente sarà l’attuale vice Massimo Sera.
Domani Sgarbi scioglierà la sua riserva per la ricandidatura a Sutri dove Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno già l’accordo per sostenere Matteo Amori (FdI).
Il sottosegretario si ricandiderebbe sostenuto da una civica guidata dall’attuale vice Lillo Di Mauro e dalla Lega.