Canino – Festa dell’asparago verde, “si rigira la frittata, la più grande del mondo” (o quasi)

Dal 31 marzo a 2 aprile la Festa dell’asparago verde, che è appena diventato un “Igp”. Ne parliamo con l’assessore al turismo e alle attività produttive del Comune di Canino- Daniele Ricci

di Cristina Volpe Rinonapoli

CANINO – La Festa dell’asparago Verde di Canino giunge alla sua 21ª edizione e si terrà dal 31 marzo al 2 aprile una tre giorni, articolati in un ricco programma: degustazioni e menù a tema, e nei vicoli di Canino visite guidate, eventi sportivi e spettacoli musicali.

È Canino che rilancia sé stesso ed i suoi prodotti locali, tipici di un territorio che si è fatto conoscere in tutto il mondo per la produzione delle sue Dop ed Igp, olio ed asparago, che contribuiscono a fare del “Made in Italy” un’eccellenza, un marchio di garanzia riconosciuto a livello internazionale.

Siamo nella Maremma etrusca per eccellenza, la conformazione del territorio, fa si che grazie ad un clima mite e all’acqua termale, l’asparago -qui-nasca della terra sin da gennaio
Ma non solo, proprio nell’ambito dell’ormai leggendaria kermesse,  è Canino che detiene il primato mondiale per la frittata, ovviamente a base di asparago, più grande del mondo…
Daniele Ricci, assessore al turismo e alle attività produttive del Comune di Canino, classe 78’, grinta e voglia di fare, qui ne abbiamo! Una volta raggiunto dalla nostra testata, è un fiume in piena, pronto a dare ogni particolare di quella che per lui -non solo come assessore- ma soprattutto come caninese, è uno dei momenti più importanti in termini di valorizzazione del territorio, prodotti locali, di conoscenza delle tradizioni, del folklore, del coinvolgimento degli abitanti nel “fare comunità” e non ultimo- di richiamo a livello turistico. Se potessimo riassumere l’assessore Ricci in una parola sarebbe: entusiasmo, uno smisurato entusiasmo.
Assessore Ricci, siamo a pochi giorni da uno degli appuntamenti più importanti per il vostro Comune, cosa cambia rispetto alle passate edizioni, al format proposto per la tre giorni?

Cambia che da questa edizione, abbiamo voluto dare ancora più centralità all’asparago, protagonista indiscusso della tre giorni. Quest’anno, infatti, avremo l’apertura dei cantinoni dove si potranno degustare menù tipici, a parte i banchetti sparsi per il Paese.  I Cantinoni che apriremo sono tre ed hanno una Storia che vale la pena ripercorrere. Cantinone “La Braceria”: situato presso la Sala del Gusto nel Giardino dell’Arancera, con ingresso al giardino da Corso Giacomo Matteotti, si tratta dei vecchi magazzini di Luciano Bonaparte, appartenuti successivamente al genero Conte Vincenzo Valentini e giunto ai giorni nostri, restaurato recentemente. Cantinone della “Proloco Caninese”, situato nei locali dell’ex Caffetteria, nel palazzo Miccinelli, palazzo storico del 1400, Piazza Vittorio Emanuele, nel cuore del centro storico. Cantina del “Zi Piero, situata in Piazza Bonaparte, 36, in un locale storico, che fa parte delle antiche mura edificate tra 1100 e 1200. Insomma degustare l’asparago verde anche in una particolare location, mette davvero al centro la tradizione e la Storia che è passata da qui, si è sedotti anche dall’ambientazione, sicuramente suggestiva, questa una delle novità di quest’anno”.

-Quante persone prevedete parteciperanno? E quale risposta avete avuto da parte dei privati? C’è stato un coinvolgimento?

“(sorride l’assessore) Dunque scaramanticamente, vorrei non dare i numeri, (ride ancora) in tutti i sensi.. restare sobrio! però rispetto alle altre edizioni parliamo di migliaia di persone, che vengono non solo da Paesi limitrofi al nostro, ma anche da Roma, dall’Umbria, dalla Toscana, è sempre stata una kermesse di richiamo. Rispetto al coinvolgimento dei privati, e lo dico con orgoglio, non solo per la sagra dell’asparago verde, ma anche per altre iniziative come quella dell’olio, del Santo Patrono di Canino San Clemente, dell’estate caninese, le aziende locali, rispondono in modo sempre molto positivo contribuendo, e veramente, mi consenta di rimarcarlo, perché lo fanno in un momento di crisi economica ed energetica che alle attività non sta molto giovando, eppure ci tengono ad esserci a dare un loro contributo e questo mi rende fiero e riconoscente”

Parliamo nello specifico dell’asparago, che tipo di produzione ed occupazione a livello di lavoro, abbiamo- parlando sempre  in numeri?

“Dunque, ci sono circa 250 /260 ettari coltivati ad asparago verde sul nostro territorio, con una produzione oltre 1500 tonnellate. Se prima parlavamo del coinvolgimento dei privati, colgo occasione per parlare anche del coinvolgimento di soggetti, oltre alle varie associazioni, come la Proloco che insieme al Comune realizza questa iniziativa, ma anche di Coldiretti, Cia, la  Società Agricola C.O.P.A. che  vanta quarant’anni di esperienza nel settore ortofrutticolo ed è un importante soggetto, che quest’anno nell’ambito della tre giorni realizzerà un Convegno perché, lo dico davvero fiero! La notizia è che, da poche settimane, l’asparago verde prodotto qui, ha conquistato il titolo di Igt, che rispetto ad altri titoli è molto importante perché rimanda alle caratteristiche proprie del territorio. Il nostro asparago ha il beneficio di essere coltivato avvalendosi delle acque termali, ciò gli consente non solo di essere pronto già da gennaio, avendo un bel vantaggio sul resto del settore, ma di essere ricco di potassio e magnesio, insomma l’asparago verde di Canino è il frutto del suo territorio, una tipicità esclusiva di qui. Siamo molto soddisfatti che sia diventato anche un Igt, e reputiamo che il settore sia sicuramente in crescita, dando opportunità ai lavoratori ed ai produttori locali. Da questo punto di vista, aggiungo che stiamo registrando un ritorno dei giovani alla campagna, la coltivazione delle mandorle, è un altro settore che richiama appunto i coltivatori, e speriamo, allora, che fra non molto, venga anche questo prodotto riconosciuto come Dop o Igt”.

È domenica in base al programma, la cottura della frittata più grande del mondo, Canino detiene ancora questo primato? Quante uova, ma soprattutto persone, sono impiegate per girare questa gigantesca frittata?

“Si, un primato! è il momento clou della tre giorni, ogni anno le uova vengono aumentate, è la nostra sfida personale, in questa edizione saranno 1600, con circa 12 persone che non solo girano la frittata, ma si occupano che non si bruci, che sia cotta al punto giusto, una vera e propria tradizione, un sapere tramandato di anno in anno, poi non è solo tradizione…si mangia veramente! i pezzi di frittata sono distribuiti a tutti. Guardi  la invito a venire ed assaggiarla, una vera prelibatezza! Mi creda, con l’asparago che- ovviamente- è l’ingrediente che ne esalta il gusto”.

Crede che questa tre giorni a parte essere un richiamo a livello turistico, sia l’opportunità per gli abitanti di Canino per ritrovare la propria appartenenza territoriale, da questo punto di vista, fanno bene alla cittadinanza iniziative del genere?

“Come ho spiegato pure prima, certo! sono iniziative che non solo richiamano turismo, ma che esaltano le nostre tradizioni, quindi introducono il turista in tutta quella che è la nostra storia dagli etruschi ai Farnese, a Luciano Bonaparte, ma anche  conoscenza del paesaggio, della nostra enogastronomia, e per gli abitanti di Canino un’occasione per “ fare comunità” e sentirsi parte -tutti insieme- di quella che è la nostra Storia con la s maiuscola. Insomma sono momenti che l’amministrazione promuove a cui tiene in modo particolare anche  perché simbolici, utili da più punti vista e non ultimo emozionanti, ci sono date e ricorrenze che a Canino tutti aspettano e che vedono sempre una grande partecipazione. Sono giornate belle, veramente belle.”

Un programma ricco fra Storia, tradizioni, concerti, convegni, giochi per i bambini, visite guidate, conoscenza del patrimonio storico e paesaggistico, con un piede nella Storia ed uno nel futuro, di una località che continua a far parlare di sé in senso positivo e che accetta sempre nuove sfide.
E se l’assessore Ricci invita tutti a partecipare, sarà difficilissimo dire di no ad una prelibatezza unica, come la frittata agli asparagi che fa venire già l’acquolina in bocca. Invito accettato!