Santa Severa – Nel torneo dei campioni (Totti-Mancini-Di Biagio-Candela) vince la solidarietà (FOTO – VIDEO)

SANTA MARINELLA – A Santa Severa è andata in scena la “Finale del cuore”, il torneo di padel che ha visto protagonisti Francesco Totti, il ct della Nazionale Roberto Mancini, Luigi Di Biagio e Vincent Candela.

L’iniziativa ha uno scopo benefico: il Circolo Padel Santa Severa ha donato due defibrillatori alla scuola elementare di Santa Marinella e alla sezione locale della Croce Rossa.

L’ex capitano della Roma è stato assalito dai presenti per foto e selfie: “È una sensazione bellissima essere qui – le parole dell’ex numero 10 – siamo presenti per una giornata importante, il defibrillatore è fondamentale anche sui campi da padel, è uno strumento che può salvare la vita alle persone.

Iniziativa dedicata alla sensibilizzazione della tematica relativa ai problemi cardiaci nei circoli sportivi. Ad organizzare la manifestazione è stato Stefano Quartieri, uno dei titolari del ristorante “L’Isola del pescatore”, il noto locale dei vip e dei giocatori professionisti romani e non solo. Toccante il racconto di Roberto Pallocchia, salvato da un intervento con un defibrillatore proprio li a Santa Severa. Con lui gli eroi che gli hanno permesso di continuare a vivere e cioè Dino Caliento e Fabio Corsale.

Totti e Candela hanno sfidato due ragazzi che avevano vinto un torneo locale, Piero Iacobucci e Alessandro Vaccarella. Alla fine hanno vinto Totti e Candela in tre set, 4-6, 7-6, 6-4.

Le parole di Francesco Totti

Francesco Totti ha rilasciato delle dichiarazioni a Sky Sport, a margine di un evento di paddle organizzato a Santa Severa. Di seguito le dichiarazioni dell’ex capitano giallorosso.

 

Anche a distanza di 30 anni dal tuo esordio sei sempre popolare.

 

“Sensazione bellissima, emozionante. Il rapporto che ho con la città di Roma è questo, anche se sono a Santa Severa o Civitavecchia, è sempre la stessa cosa”.

Retegui lo hai scoperto prima di tutti. Lo hai segnalato tu a Mancini?
“L’ho visto in alcuni video. Mi aveva impressionato dal lato fisico e mentale, era voglioso. Non l’ho segnalato io a Mancini. Non ce l’ho più adesso, ce l’avevo purtroppo. Sono contento per lui, è un bravo ragazzo. Se lo merita, ha un buon futuro”.

Gli oriundi in Nazionale stanno facendo discutere, qual è la tua posizione?
“Quando giocavamo noi ognuno era del proprio Paese, ma adesso purtroppo il calcio è cambiato. Sono cose che il calcio ha voluto. Il mister ha dei problemi diciamo. Io punterei fortemente sui settori giovanili, far crescere i proprio giovani nei club e così possono crescere talenti”.

Sulla stagione del Napoli.
“Non me l’aspettavo. Sapevo che era una buona squadra, con un grande allenatore. È stato un binomio perfetto. Sono stati molto bravi ma anche fortunati, perché non hanno nessuna squadra dietro. Quando giocavamo noi c’era sempre un’altra dietro come Juve, Milan o Inter. Noi facevamo 20 vittorie e loro 19”.

Sulla Roma di Mourinho.
“Non ne parlo, sennò poi si dice che ho fatto o detto qualcosa di sbagliato. Può arrivare in zona Champions e spero faccia bene in Europa League, dove possono arrivare in fondo. La cosa che contano sono i risultati, poi se giochi bene o giochi male poco importa”

Molti criticano Mourinho perché troppo difensivo.
“Quando c’era Zeman si diceva che era troppo offensivo, come fai fai sbagli sempre. L’importante sono i risultati, poi giochi bene o male è secondario come problema”.

Dove dovrebbe andare Conte secondo te?
“Antonio ha tantissime possibilità di scelta. Conoscendo come è fatto, penso che prenderà tempo e deciderà la scelta migliore per ricominciare a lavorare”.

Alla prossima giornata la Roma affronterà la Sampdoria. Contro la Samp hai segnato uno dei tuoi gol più belli. Hai un ricordo particolare legato alla tua carriera?
“La Sampdoria era una delle squadre contro cui mi piaceva giocare, spesso e volentieri segnavo. Mi portava fortuna come squadra. È una partita importante per entrambe le squadre, sarà una bella partita e può succedere di tutto. Spero la Roma possa vincere”.

Perché Abraham e Belotti stanno segnando poco?
“Torniamo al discorso di prima (ride, ndr). Speriamo che possano segnare di più nelle prossime giornate”.

MANCINI


Bagno di folla anche per il c.t. Roberto Mancini. Il commissario tecnico, arrivato sul campo con berretto da baseball e occhiali da sole, ha parlato della ripartenza azzurra dopo aver metabolizzato la delusione per l’esclusione dal Mondiale: “Si deve mettere insieme una squadra capace di amalgamarsi velocemente, poi si giocano più partite in una settimana e non hai nemmeno tempo per lavorare. Ma è così per tutti. Noi abbiamo la vecchia guardia che a detta di molti è vecchia, ma per me non è così. Il problema è che giocano tante partite e quindi quando arrivano, a volte, sono stanchi. Quando però c’è da preparare un evento importante ci sono. Da un anno sto inserendo i giovani, ma il loro problema è che spesso non giocano nemmeno nei club”.

RETEGUI

—Tra questi c’è anche Retegui, il centravanti reduce da due gol con la sua “nuova” Nazionale: “Non sapevo che a scoprirlo fosse stato Totti. È una responsabilità averlo convinto ma faccio questo lavoro apposta, bisogna prendersi delle responsabilità e quando prendiamo un giocatore gli spieghiamo la situazione e ciò che può accadere. Retegui è un ragazzo giovane, ha bisogno di tempo e se verrà a giocare in Europa o addirittura in Italia come leggo sarà un vantaggio, tutto qui”. Ciò non vuol dire che il futuro della Nazionale debba passare obbligatoriamente dalla ricerca di altri oriundi: “Se noi li trovassimo in Italia saremmo più felici, ma come a noi sono stati portati via giocatori che avevano fatto tutte le giovanili… Purtroppo è così in questo momento, tra le prime sette di Serie A solo la Lazio ha un centravanti italiano, ovvero Immobile. Poi ognuno può dire quello che vuole, ma per quel che mi riguarda lascia il tempo che trova. Se troviamo giocatori validi li valutiamo, li studiamo e poi prendiamo delle decisioni. Poi riuscissimo a trovarli in Italia meglio”. Mancini non commenta invece l’esclusione di Nicoló Zaniolo e Mattia Zaccagni dall’ultima convocazione: “Ci sono motivazioni, tutti parlano senza sapere nulla… La porta della Nazionale è aperta a tutti, sono stati chiamati giocatori che mancavano da tempo, ma chi non è stato chiamato è per motivazioni più che valide”.

STEFANO QUARTIERI

“Sono davvero felice di aver organizzato questo evento così partecipato anche grazie ai campioni che hanno raccolto il mio invito. Un ringraziamento speciale lo voglio rivolgere ai volontari della Croce Rossa Italiana sezione di Santa Marinella, alla scuola centrale di Santa Marinella e alla preside Ceccarelli. Giornata meravigliosa, tanta solidaria e tanto affetto. Voglio inoltre ringraziare le forze dell’ordine per la loro importante presenza come i carabinieri, la polizia con il dirigente Luca Pipitone, la comandante della polizia municipale Keti Marinangeli e tutti coloro che mi sono dimenticato ma che hanno contribuito alla riuscita dell’evento.