Bergamo e Brescia del 2023 e Pesaro del 2024
ROMA – Il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano ha aperto la busta e proclamato Agrigento Capitale italiana della Cultura nel 2025.
A deciderlo la Giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Salvatore Adduce, Paolo Asti, Luca Brunese, Maria Luisa Catoni, Luisa Piacentini, Isabella Valente.
L’annuncio è arrivato nel corso di una cerimonia che si è svolta presso il ministero della Cultura alla presenza del ministro. Le altre città finaliste erano: Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).La città vincitrice, grazie anche al contributo di un milione di euro messo in palio, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.
Anche la Sicilia come il Lazio non è mai stata insignita del titolo a differenza di altre regioni, ecco perché nel viterbese in tanti facevano il tifo per Civita di Bagnoregio, “la città che muore”, splendido gioiello tufaceo ammirato in ogni luogo del mondo.
La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014. Il titolo viene conferito annualmente a una città dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della cultura. Ad oggi, hanno ricevuto il riconoscimento: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015); Mantova (2016); Pistoia (2017); Palermo (2018); Parma (2020-21); Procida (2022); Bergamo-Brescia (2023); Pesaro (2024) e con la vittoria odierna, Agrigento (2025).