Sarebbe interessante conoscere il nome del legale (evidentemente uno scienziato) che ha consigliato la pubblicazione di questo atto che irride la Giustizia italiana
CIVITAVECCHIA – Il presidente dell’Università Agraria, Daniele De Paolis, dopo l’arresto, era stato tenuto lontano dall’ente con un provvedimento coercitivo dalla durata di un anno emesso dalla Procura della Repubblica.
In modo del tutto illegittimo, dopo lo scandalo, aveva nominato facente funzioni al suo posto Damiria Delmirani (in perfetta sintonia con il presidente ombra) che ha impedito libere elezioni per il rinnovo del consiglio d’amministrazione adducendo ora una scusa ora l’altra.
Ha traccheggiato per tutto il tempo necessario per far tornare De Paolis al proprio posto. Riuscendo nell’intento ovviamente del tutto illegittimo. Una vera e propria mossa sovversiva contro il potere costituito.
DISPOSITIVO-DI-RATIFICA_230331_174606Sì perché neanche l’arresto, l’interdizione e la sentenza del Tribunale civile di Civitavecchia hanno fermato le attività poco trasparenti della coppia De Paolis-Delirani, una sorta di Bonnie e Clyde all’italiana dell’Università Agraria.
Qualche giorno fa il tribunale, con sentenza, aveva annullato tutti gli atti prodotti dalla Delmirani ritenendoli illegittimi e chiedendo il commissariamento dell’ente. De Paolis, il giorno stesso in cui ha fatto ritorno in veste di presidente, pur non essendo stato mai presente agli atti compiuti dalla sua facente funzioni, ha ratificato “ogni atto ed attività, negoziale e contrattuale posta in essere dalla consigliera Delmirani“.
In poche parole, la decisione presa dal giudice del Tribunale per i conteziosi, per Daniele De Paolis è carta igienica.
Il giudice Giulia Sorrentino che ha emesso la sentenza con la quale ha determinato la soluzione del contenzioso tra i soci, l’Università (condannata alle spese) e la Delmirani ha di fatto perso tempo ed è bastata una firma (in fede) per bypassarla.
Infatti De Paolis con un atto deliberativo si è fatto beffa della sentenza senza calcolare i rischi che si è assunto per l’ennesima volta. Con la Delmirani, a fronte di questo nuovo improvvido atto, rischia altre azioni da parte della Procura di Civitavecchia.
E’ altrettanto vero che il presidente del Tribunale di Civitavecchia ci ha messo del suo non adottando i provvedimenti necessari.
In questa settimana già ricca di episodi grotteschi come ad esempio lo sciopero indetto dai sindacati contro i vertici dell’Autorità portuale, le false autocertificazioni del dirigente dell’Urbanistica del Comune di Civitavecchia, Pietro Angelo Collia mancava un’ultima perla che è stata prodotta dall’immarcescibile Daniele De Paolis che al grido “Me ne Frego” è tornato in “possesso” dell’Università Agraria e soprattutto delle sue carte di credito.