VITERBO – In tantissime persone, tra parenti e amici, si sono ritrovati ieri per porgere l’ultimo saluto a Antonella Stella, ex consigliera comunale e donna impegnata in politica e nel sociale, scomparsa a soli sessantadue anni a causa di una malattia che non le ha lasciato scampo.
Impegnata in politica prima con Alleanza Nazionale e poi con Fratelli d’Italia, è stata anche presidente della quinta circoscrizione. E’ don Pino Curre ad officiare l’omelia nella chiesa Santa Maria della Grotticella, luogo che Antonella e la sua famiglia hanno sempre frequentato. “Ho conosciuto Antonella tanti anni fa, i figli erano piccoli e lei li seguiva con attenzione e pacatezza. Sempre gentile e cortese, anche nella sua carriera in circoscrizione si è sempre spesa per il bene della città e i più deboli. Non parlava mai male degli altri, aveva un suo stile che la contraddistingueva, ed era uno stile bello.
Antonella lascia il testamento di chi ha fatto del bene e quando siamo al cospetto del Signore è quello ciò che conta, non ciò che abbiamo posseduto, ma quanto abbiamo fatto per gli altri, ed Antonella andrà a mani piene davanti a Dio“.
Alla fine della cerimonia sono i due figli, Nicolò e Jacopo a portare mamma Antonella sulle loro spalle. “La sua non è una sconfitta, ha ricordato Jacopo, ma è la vittoria di chi ha lasciato tanto su questa terra e che ora, libera da quel corpo che la imprigionava può vivere al cospetto di Dio”.
Accanto ai figli, al marito Maurizio e alla madre, tanti amici e rappresentanti della politica viterbese che hanno voluto ricordarla.
Ecco, gli amici. Ieri il piazzale antistante la chiesa di Santa Maria della Grotticella la presenza di Antonella era fortissima. Dopo almeno quattro lustri è riuscita a far ritrovare una comunità di persone che si era persa in questi ultimi dieci anni. Volti noti e meno noti di una politica lontana fatta di militanza, fratellanza, rispetto, amicizia e solidarietà. Una comunità che ha reso omaggio ad una donna che ne ha fatto parte con grande stile e impegno senza mai una polemica o reazioni scomposte. A lei l’abbraccio di tutti quelli che hanno avuto modo di conoscerne pregi e virtù di una politica distante da quella di oggi dove gli ideali non esistono più.