Anche Dio e Gesù si sono manifestati alla donna che “nata morta” sarebbe una predestinata
TREVIGNANO ROMANO – Porta a Porta torna ad occuparsi del caso della Madonna di Trevignano ospitando, i coniugi Cardia. Non è la prima volta che il conduttore ospita la presunta veggente del piccolo comune laziale. Questa volta, però, c’è anche il marito che si fa portavoce di alcuni fatti accaduti in passato alla moglie. Ripercorre la sua vita. Lei stessa racconta che la sua nascita è un miracolo: “Ero nata morta, le preghiere di mia zia che ha chiesto una grazia alla Madonna che si trovava lì all’ospedale mi hanno ridato la vita“.
“Visioni di Dio, Gesù, apostoli, angeli, Madonna, c’è un po’ di affollamento… “dichiara Bruno Vespa. “Ho parlato solo con Gesù, Dio e la Madonna, sono loro che parlano con me, io scrivo quello che mi dicono. Gesù è bellissimo ha gli occhi verdi-azzurri capelli un po’ lunghi ed è alto con una voce forte ma dolce”
“E Dio?” chiede il conduttore “lui si manifesta solo attraverso una grande luce, mentre la Madonna, nella visione, avrà invece 16 o 17 anni. Capisco la confusione, ma la la fede è un dono immenso e inspiegabile difficile da comprendere con la logica umana, quella del cielo è differente”.
“Difficile anche credere alle apparizioni “ sottolinea Vespa.
La presunta veggente viene raggiunta in studio dal marito: “Lui stesso, una volta mi ha trovato quasi appesa in bagno al muro a un metro di distanza da terra. Delle mani mi stavano soffocando”.
“Era attaccata al muro – conferma con pacatezza Gianni Cardia – quando sono arrivato non sentivo nulla, la chiamavo e non rispondeva. Mi sono diretto verso il bagno e l’ho trovata alzata da terra di mezzo metro”. Il marito della presunta veggente continua nel racconto aggiungendo alcuni dettagli non di poco conto e proprio indicando il collo afferma: “Qui aveva tre, diciamo, come dei lividi. Poi sono spariti. Io ho le foto, perché noi documentiamo tutto”. Quello accaduto a Gisella secondo il loro racconto sarebbe da ricondurre ad un rapporto con il diavolo. “Ci sono dei calci. Il demonio è un combattimento”, conclude Gisella.