Dopo la debacle di Santa Marinella rischia anche il “sacerdote” che non riesce a tenere buoni i suoi accoliti ed in particolare “il re delle sfiducie”
CIVITAVECCHIA – Raffaele Cacciapuoti, da poco in Fratelli d’Italia dopo aver lasciato la Lega ed Emanuela Mari, da poco lasciato Forza Italia per conquistare un seggio in regione Lazio con i Meloniani non riescono a stare lontani dalla bramosia di potere e poltrone.
Questa mattina, il transfuga Cacciapuoti ha protocollato la sfiducia del capogruppo in consiglio comunale Vincenzo Palombo lui sì da sempre in Fratelli d’Italia e fedele al partito.
Civitavecchia- Cacciapuoti lascia la Lega: “Ho aderito ufficialmente a Fratelli d’Italia”
Motivo? Una poltrona, quale essa sia. Dopo aver fallito alla poltrona di presidente del consiglio comunale al posto dell’ex forzista Emanuela Mari, aver tentato inutilmente di ottenere un assessorato, oggi questa iniziativa che, a quanto pare, non è stata concordata con il partito romano.
La rabbia deve essere stata forte dopo la figuraccia rimediata alle votazioni di Santa Marinella dove il partito della Meloni è riuscita a malapena a prendere un seggio rispetto alla civica che ne ha ottenuti il doppio anche in termini di preferenze.
Ebbene, oggi, l’ennesimo salto nel vuoto di chi non riesce a far parte di un partito dove la catena di comando è fondamentale. Marco Silvestroni evidentemente conta come il due di Coppe quando regna Bastoni. O si è reso complice di questa iniziativa o non ne sapeva nulla.
Adesso però ad essere in pericolo è non la cadrega ma il pulpito del sacerdote più importante (siamo ironici) Paolo Iarlori.
Nonostante fosse sotto tutela non è servito a non creare danni e guasti ad un partito che non ha bisogno di cacciatori seriali di poltrone.