Regione Lazio – Presto aboliti gli Egato e Buschini rischia di rimanere fuori da tutto

FROSINONE – La Regione Lazio ha comunicato ufficialmente l’avvio del procedimento di revoca in autotutela della delibera di Giunta regionale n.1063, approvata il 16 novembre dello scorso anno, con cui si assegnavano le quote di partecipazione ad ognuno dei 91 comuni della provincia di Frosinone nell’Ente di gestione dell’ambito territoriale ottimale, presieduto da Mauro Buschini, che si sarebbe dovuto occupare della gestione dei rifiuti (Egato rifiuti, ora denominato Egaf: Egato Ambiente Frosinone).

La notizia è stata data dal sindaco appena rieletto di Fiuggi, Alioska Baccarini: “Ancora una volta i fatti ci stanno dando ragione. La Regione Lazio, con nota indirizzata all’Egaf, al Segretario Generale della Provincia di Frosinone, a tutti i Sindaci della provincia, all’Avvocatura della Regione Lazio, ha comunicato l’annullamento in autotutela della Deliberazione della Giunta regionale relativa all’approvazione dei criteri per la determinazione della quota di rappresentanza dei comuni all’interno dell’ente di governo d’ambito territoriale ottimale per la gestione integrata dei rifiuti urbani e per il riparto dei conferimenti patrimoniali in favore dello stesso e dei consequenziali provvedimenti amministrativi”. 

Dalla Regione spiegano che “L’annullamento in autotutela degli atti sopra indicati – ovvero oltre alla delibera di giunta anche i successivi e collegati decreto di costituzione dell’assemblea dell’ente e la nota di convocazione dei sindaci stessi) è motivato dalla non corretta rispondenza degli atti medesimi alle norme vigenti, con riferimento al criterio utilizzato per la determinazione della quota di rappresentanza dei Comuni all’interno dell’ente di governo d’ambito territoriale ottimale”.

La comunicazione è stata inviata, oltre che all’Egaf, anche alla provincia e a tutti i sindaci coinvolti oltre che, per conoscenza, all’Avvocatura della Regione Lazio, sulla scorta delle norme che regolano il procedimento amministrativo e tutelano di tutte le parti coinvolte, che hanno 7 giorni di tempo per presentare memorie scritte e documenti.

Occorre ricordare che la “geniale” idea venne al solito assessore Valeriani del Partito Democratico che festeggiava l’istituzione di 5 nuove cadreghe con l’approvazione della legge regionale sulla costituzione degli Enti di governo degli ambiti territoriali ottimali.

Per Valeriani si trattava di completare il processo di riorganizzazione del sistema di gestione dell’intero ciclo dei rifiuti nel Lazio. Un ampio programma normativo e amministrativo, avviato anni fa, che ha visto elaborare e approvare il Piano rifiuti regionale 2019-2025 che come sappiamo ha permesso a chi gestisce i rifiuti di formare delle vere e proprie lobby economiche.

L’ex presidente del consiglio regionale Mauro Buschini, insieme al rieletto Daniele Leodori hanno avuto un incontro con l’assessore all’Ambiente Fabrizio Ghera nel tentativo di trovare una soluzione. Soluzione per riposizionare Buschini che, una volta revocata la delibera, si troverebbe improvvisamente estromesso dalla politica con un solo colpo di spugna.

Niente più presidenti Egato da nominare a Viterbo, Rieti, Latina e Roma. Lo stipendio previsto per l’incarico era di circa 8mila euro al mese.