L’ex direttore di Latina e Ciociaria Oggi tagliato fuori dalla politica ieri si è ripresentato in redazione dai colleghi che ha abbandonato senza avviso
LATINA – Alessandro Panigutti, ex direttore dei quotidiani Latina e Ciociaria Oggi, sta provando sulla propria pelle le difficoltà di entrare a far parte dei cadregari della politica. Un conto è scriverne. Altro è entrare a farne parte.
Il decano del giornalismo pontino, il giorno prima del voto amministrativo di Latina, si è dimesso da direttore responsabile dei quotidiani sopra menzionati e licenziato anche da dipendente della cooperativa che gli ha dato un ottimo e pagato lavoro per anni.
Chi lo conosce bene è consapevole del fatto che mai e poi mai avrebbe fatto un salto nel vuoto. Qualcosa deve essergli andato storto. Nella squadra della neo sindaca Matilde Celentano evidentemente non c’è posto o non si fidano di lui (cosa piuttosto credibile).
Ecco allora il colpo di scena. Ieri mattina i giornalisti della cooperativa, che edita i due quotidiani del Lazio sud, erano riuniti per confermare la nomina di direttore responsabile al neo designato Tonj Ortoleva.
Mentre erano intenti a votarne la fiducia (poi accordata) ecco Panigutti, versione Fatima, fare irruzione in redazione per offrire il suo “appoggio esterno” agli ex colleghi.
Un appoggio esterno remunerato ovviamente. Come? Visto che si è licenziato, visto che non ha mai aderito a patti di solidarietà e cassa integrazione varie ha chiaramente detto che si accontenterà di continuare a “curare” i rapporti con gli imprenditori sponsor delle due testate.
Visto che come “frate cercatore” ha delle capacità evolute perché non dargli questa ennesima opportunità?
Lui cercherà gli sponsor (dice). Poi si accontenterà di una percentuale sul procacciato. Il problema è che qualcuno sospetta (degli imprenditori sponsor) che non sia più in grado di condizionare la linea editoriale come fatto fino ad oggi.
In attesa di sue novelle ha pensato bene di farsi intervistare dal “suo” ex quotidiano Latina Oggi e sulle cui colonne spiega di non essere stato cercato dalla politica e di non essere in grado di ricoprire ruoli come direttore generale al fianco della sindaca di Latina, Matilde Celentano.
Anzi. Da buon procacciatore di pubblicità ha mandato un messaggio chiaro: “Un ruolo squisitamente tecnico come quello di direttore generale del Comune presuppone interlocuzioni preliminari e accordi molto precisi che finora non ci sono stati“.
Mica fesso. L’unica cosa che si è dimenticato di dire è che servono competenze. Far gestire a lui un Comune visto come ha gestito i quotidiani…