“Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno”, a Montefiascone il padre di Carolina Picchio uccisa dal cyber bullismo

MONTEFIASCONE – Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno” La manifestazione organizzata dall’I.I.S.S. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Montefiascone denominata ‘Un abbraccio vale più di mille like!’ ha avuto come protagonista la storia di Carolina Picchio, vittima di cyber- bullismo nel 2013.

Gli interventi della dirigente scolastica, della referente per il Bullismo dell’USR Lazio, del personale incaricato della formazione nelle scuole di ogni ordine e grado della Polizia di Stato appartenente alla Polizia Postale e alla Questura di Viterbo, hanno rappresentato un importante occasione di incontro e formazione atti a sensibilizzare i ragazzi e tutta la comunità educante riguardo il fenomeno del cyber-bullismo culminato con il racconto doloroso e allo stesso tempo pieno di speranza di Piero, papà di Carolina. Straordinaria cornice del consesso i  23 ‘Ambasciatori contro il bullismo’: ragazze e ragazzi di terzo e quarto anno che come angeli alla pari, sensibili ed altruisti, alcuni anche ex vittime, aiutano altri ragazzi in difficoltà. Opportunamente informati sul tema incontrano le eventuali classi a rischio e istaurando un clima di empatia favoriscono la comunicazione tra pari lanciando una prima ancora di salvezza alle vittime con le quali iniziano un percorso condiviso e virtuoso di sostegno insieme a docenti ed istituzioni. Unico filo conduttore la riscoperta dell’empatia come antidoto per prevenire e curare questo fenomeno, espressione di forte disagio familiare e sociale, purtroppo in ascesa tra i giovani.

Riscoprire il Cuore’ che batte in ogni ragazza o ragazzo, ‘connetterlo sempre prima di postare’  pensando che ‘il destinatario del messaggio è un essere umano come me’ e come nel gioco delle parti ”oggi sono carnefice ma un giorno potrei essere anch’io la vittima, anzi prima o poi lo sarò certamente’, prendere coscienza delle forti e talora incontenibili emozioni che l’esposizione a questo fenomeno scatena per arrivare a dichiarare, come Carolina ha lasciato scritto su un biglietto prima di morire:

Ciò che è accaduto a me non deve più succedere a nessuno”.

Messaggio deciso e accorato di cui il papà di Carolina si è fatto Ambasciatore per i 70.000 ragazzi che ogni anno incontra nelle scuole, parrocchie, centri educativi dal momento dell’istituzione della Fondazione che porta il nome di sua figlia.

Dopo un lungo percorso intrapreso da Piero Picchio, padre capace di trasformare la disperazione per la perdita della sua meravigliosa figlia in forza propulsiva, e da tutti coloro che hanno collaborato alla sua Fondazione sposando la sua mission, unitamente al lavoro sinergico tra associazioni che si occupano di minori ed Istituzioni, è nata la Legge n. 71 del 2017, intitolata “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyber-bullismo” che tutela le vittime di cyber-bullismo e punisce i bulli in sede civile e penale.

Il benessere dei ragazzi e delle famiglie è un obiettivo prioritario per una società civile e lo è altrettanto il saper leggere le criticità ed affrontarle con sensibilità e competenza, sentiti ringraziamenti a tutti coloro che a vario titolo li hanno a cuore e credono fermamente che la vita come ‘un abbraccio, vale più di mille like!