Coldiretti chiede lo stato di calamità per Palombara Sabina

Innumerevoli i danni  a frutta e olive causati dal nubifragio

PALOMBARA SABINA -Ingenti i danni del nubifragio che si è abbattuto su Palombara Sabina e Moricone, ma risultano danneggiati anche molti terreni agricoli nelle località limitrofe della Sabina romana. Inevitabile la richiesta dello stato di calamità da parte di Coldiretti Roma, per la quale si è già attivato il sindaco di Palombara Sabina, Alessandro Palombi.

Secondo una prima stima della federazione provinciale e del presidente di sezione di Palombara Sabina, Massimiliano Di Carlo, che in queste ore sta raccogliendo le numerose segnalazioni delle aziende agricole, tra le colture danneggiate, sia dall’allagamento che dalla grandine, figurano soprattutto quelle frutticole e olivicole. Queste ultime già compromesse dai precedenti giorni di pioggia, che ne avevano compromesso l’allegazione.  Colpita gravemente anche la viabilità rurale a causa dello smottamento dei greti dei fiumi.

“Stiamo cercando di quantificare i danni – spiega il direttore di Coldiretti Roma, Giuseppe Casu – siamo costantemente in contatto con il Sindaco di Palombara Sabina, Alessandro Palombi, che si é già attivato per il riconoscimento della calamità naturale”. 

Solo la scorsa settimana sono stati devastati oltre 600 ettari di terreni agricoli a Magliano Sabina dalla violenta grandinata che si è abbattuta su Rieti e provincia, causando danni, che secondo una prima stima della federazione provinciale di Coldiretti Rieti, ammontano ad oltre 900 mila euro.

“É essenziale che su questi eventi – dice il presidente di Coldiretti Roma, Niccolò Sacchetti –  inclusi i recenti gravi episodi segnalati su Magliano Sabina, che rischiano di mettere in ginocchio intere comunità rurali, ci sia la massima attenzione nel sostegno emergenziale e nel programmare interventi preventivi”.