ROMA – L’unico Egato (ente di gestione dell’ambito territoriale ottimale) dei rifiuti costituito fin qui nel Lazio dopo la legge del 25 luglio di un anno fa, cioè quello della provincia di Frosinone, si avvia verso il commissariamento da parte della Regione (salvo sorprese sempre possibili possibili).
L’ordine del giorno della Giunta di domani prevede il voto sulla delibera (ancora non firmata dall’assessore ai Rifiuti, Fabrizio Ghera) che dispone l’annullamento dei criteri che attribuiscono a ciascun comune del Lazio, all’interno delle 6 assemblee degli Egato (una per ogni provincia più Roma Capitale) composte dai sindaci dei comuni, la percentuale di voto ponderato per l’elezione dei presidenti degli Egato e dei componenti dei consigl direttivi.
Questo atto è conseguenza di un ricorso al Tar presentato dal Comune di Fiuggi contro l’elezione di Mauro Buschini a presidente dell’Egato di Frosinone (nonché del consiglio direttivo) che secondo la Regione ha un suo fondamento.
Una volta approvata la delibera, spetterà all’assessorato ai Rifiuti approvare la determina di annullamento effettivo dei criteri di attribuzione per il voto ponderato e a quel punto ci si ritroverà in una situazione tale per cui il presidente dell’Egato di Frosinone (l’unico costituito) sarebbe tale ma senza la forza dei numeri del voto dei sindaci, essendo stati annullati i criteri di attribuzione. In questo modo il commissariamento dell’ente diventerà, a meno di colpi di scena, l’unica strada percorribile per la Regione.