Nel mirino degli investigatori l’appalto affidato alla D&G Edilizia Srl e revocato subito dopo la pubblicazione della nostra inchiesta (alla quale è seguita l’aggressione del direttore generale Emiliano Clementi al nostro cronista)
CIVITAVECCHIA – Gli uomini della Guardia di Finanza di Civitavecchia, su mandato della Procura della Repubblica, si sono presentati negli uffici dell’ATER per prelevare i dossier sulle ultime due gare d’appalto bandite dall’ente.
La nostra inchiesta giornalistica ha suscitato l’interesse dei magistrati che hanno deciso di vederci chiaro.
Civitavecchia – Ater, ombre sull’appalto da 6milioni di euro aggiudicato alla D&G Edilizia
Parliamo della gara sulla demolizione e ricostruzione degli immobili di via XVI Settembre di cui ci occupammo ad aprile, segnalando alcune “stranezze” del procedimento e dei dubbi sui requisiti della impresa a cui era stato aggiudicato l’appalto, ora i dubbi si moltiplicano e le ombre si allargano a un altro appalto da oltre 14 milioni di euro.
Una situazione che ha creato molte tensioni e che ha visto il direttore generale dell’Ater Emiliano Clementi protagonista di un’aggressione ai danni del nostro cronista Paolo Gianlorenzo.
Clementi, a seguito del clamore suscitato da quell’inchiesta (ci avrebbe dovuto ringraziare) lo scorso 8 maggio, con propria determinazione, ha annullato l’aggiudicazione alla ditta D&G, definendo un mero errore di forma la “definitiva” aggiudicazione rispetto alla corretta “provvisoria” aggiudicazione alla stessa ditta, poi esclusa in seguito alle comunicazioni del responsabile unico del procedimento, ingegner Emanuela Gravina.
L’appalto era stato aggiudicato provvisoriamente alla ditta D&G Edilizia Srl di Civitavecchia, con un capitale sociale di soli 10mila euro e le SOA (certificazioni) non sufficienti per partecipare a gare con importi superiori a 6milioni di euro. La data di scadenza per la presentazione delle offerte era stabilita per il 6 febbraio scorso. D&G Edilizia chiese via Pec il 2 febbraio, ottenendolo, il differimento di qualche settimana perché evidentemente non aveva avuto tempo per trovare società disponibili a “prestargli” le certificazioni di cui era sprovvisto attraverso l’istituto dell’avvalimento.
La gara è poi stata aggiudicata proprio a chi ha richiesto e beneficiato dello slittamento dei termini. La D&G Edilizia Srl si è aggiudicata i lavori con una offerta anomala, che la stessa impresa ha dovuto giustificare in modo poi ritenuto attendibile.
L’altro aspetto singolare oltre a quelli esposti finora riguardava i requisiti per partecipare alla gara.
La Marziali General Contractor Srl ha consentito alla D&G Edilizia di avvalersi delle certificazioni Soa necessarie, ma a sua volta è in concordato preventivo dal 2017 e avrebbe dovuto chiedere prima al giudice l’autorizzazione all’avvalimento. Fatto sta che l’8 maggio la D&G Edilizia viene esclusa. A seguito di ciò l’Ater assegna alla seconda classificata, la IFM Italiana Facility Management spa, mandataria di una Ati.
La curiosità dei magistrati è soprattutto legata alle strane “sviste” dell’attuale direttore generale che, nel frattempo, ha “licenziato” il cda decaduto e non prorogato in attesa che venga nominato un commissario da parte della regione Lazio.
Sviste che potrebbero esserci state sempre quel 31 marzo, quando è stata aggiudicata un’altra gara da circa 14 milioni, con un ribasso di appena il 5%, ad un raggruppamento temporaneo di impresa in cui stavolta la stessa IFM Italia Facility Management spa è mandante anziché capogruppo mandataria.
Il dg boxer Clementi che ama alloggiare al Castello di Santa Severa è stato oggetto di diversi esposti presso la Procura. Uno in particolare che ha segnalato anche all’Anac, l’Autorità Nazionale Anti Corruzione, che riguarda le modalità di svolgimento della gara che, a quanto pare, è iniziata il 14 marzo, con la prima seduta pubblica, per la quale non esiste alcuna pubblicazione sul sito, di conseguenza gli altri partecipanti non avrebbero mai avuto la visione della pubblicazione, chiesta al presidente di gara nel verbale del 29 marzo, da cui si evince che è stata avviata la procedura con l’assenza del pubblico, mai avvertito, come messo a verbale dal rappresentante di un’altra impresa partecipante nella seconda seduta del 29.
Altre anomalie segnalate dall’ex presidente Antonio Passerelli che non avrebbe ricevuto risposte in merito dal responsabile unico del procedimento Gravina sul perché l’apertura delle buste delle offerte tecnica e amministrativa sia avvenuta senza la presenza di alcun rappresentante delle imprese.
Adesso gli specialisti del nucleo anticorruzione dovranno esaminare a fondo la documentazione fin qui acquisita per valutare se ci sia stato dolo nell’assegnare il primo appalto o se il “mero errore” sia stato causato dal mancato controllo del direttore generale (boxer) che, tra palestra e impegni personali, non dedica al lavoro più di due ore al giorno.