VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa inviata dal consigliere comunale in quota Lega, Andrea Micci: L’assessore ai Servizi Sociali, Patrizia Notaristefano, venga immediatamente a riferire in consiglio comunale su quello che sta facendo degli asili nido e, soprattutto, chiarisca al più presto i numeri e gli elementi che ha portato a supporto della deliberazione di giunta per spazzare via il meccanismo delle convenzioni e mettere in piedi una Babele che è sotto gli occhi di tutti, in cui non si comprende più nulla.
Ancora una volta l’’Amministrazione Frontini salta a piedi pari la discussione in commissione e in consiglio comunale, e nel chiuso delle stanze dei bottoni con la ristretta cerchia dei suoi assessori, partorisce una rivoluzione del sistema di asili nido che rischia di mandare in tilt tutto il circuito educativo da zero a tre anni.
C’è una situazione a mio avviso gravissima e di grande preoccupazione: Frontini – Notaristefano hanno passato un colpo di spugna su quello che già c’era e funzionava, lasciando solo caos e confusione. L’incontro di sabato scorso tra l’amministrazione, le operatrici degli asili e le famiglie, anziché chiarire i tanti dubbi, ha confermato il pandemonio in cui rischia di cadere tutto il sistema con gravi ripercussioni su lavoratori e famiglie che ad oggi non sanno più cosa fare di fronte a nuove regole, peraltro confuse, poco chiare, e in certi casi, a mio avviso, illogiche e insensate, calate dall’alto come una mannaia, dalla sera alla mattina.
Chiediamo alla maggioranza di Viterbo 2020 in consiglio comunale se è a conoscenza, e nel caso lo sia, se concorda, con quello che si sta facendo sugli asili nido, sui lavoratori e sulle famiglie. La città merita chiarezza sulle decisioni che la riguardano.
Ma fin quando il consiglio comunale continuerà ad essere condannato al ruolo di comparsa, da un sindaco solito assumere decisioni tra lei e i pochi intimi della sua giunta, senza alcun confronto aperto e sereno con tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, a nostro avviso questa trasparenza non ci sarà, così come non ci sarà quella partecipazione che era stata la bandiera del patto civico. Ad esso, un sincero consiglio: se idee nuove, e soprattutto che funzionano, non ne avete, lasciate le cose come le avete trovate.
Questa, a mio avviso, è l’idea migliore! Il cambiamento, se non si sa dove andare e che fare, rischia di diventare tragedia.