Altri guai in vista per il ciociaro. Il sindaco di Grotte di Castro gli ha notificato un decreto ingiuntivo da oltre 130mila euro
VITERBO – Marco Artuto Romano non ha gradito gli atti che gli sono stati notificati dall’ufficiale giudiziario e firmati dal suo predecessore Piero Camilli.
L’ex presidente della Viterbese ha chiesto, evidentemente inutilmente, la restituzione di una somma di circa 130mila euro che avrebbe sborsato e che Romano non avrebbe mai restituito.
Questa cosa lo ha mandato su tutte le furie tanto da spingerlo (Romano, ndr) a scrivere degli sms con insulti e parolacce. Non pago avrebbe continuano a telefonare a Camilli, forse per chiarirsi anche nel cuore della notte (02.25 per l’esattezza).
Questa spavalda iniziativa di Romano, che non disdegna la presenza sui social con profili fake, non lesina offese e insulti, gli è costata una denuncia all’autorità giudiziaria con atto depositato presso la Procura di Viterbo dall’avvocato di fiducia Angelo Di Silvio.
Questa mattina abbiamo incontrato in consiglio provinciale proprio Piero Camilli che ci ha confermato i due episodi ma non ci ha voluto dare ulteriori dettagli.
Per quanto riguarda poi la famosa gestione dello stadio Rocchi ci potrebbe essere una svolta importante. A quanto pare, nel periodo commissariale, la società di Romano non avrebbe integrato la documentazione richiesta per arrivare alla definizione del PNRR. Cosa della quale non siamo ancora riusciti a trovare conferme ma che potrebbe mettere la parola fine alla presenza di Romano a Viterbo. Visto come sta procedendo alla costruzione della nuova squadra dilettanti e con chi, potrebbe tranquillamente giocare a Proceno senza alcun problema.