In Italia nuovo record storico a quota 12,8 milioni di passeggeri (più 37,6% rispetto al 2022)
CIVITAVECCHIA – Secondo le stime di Cemar, entro fine anno i porti italiani coinvolti nel traffico crocieristico saranno 72. Proseguirà il primato di Civitavecchia (2,8 milioni), seguita a pari merito da Genova e Napoli (1,4 milioni rispettivamente). Tra i primi dieci in ordine anche Savona, La Spezia, Palermo, Messina, Livorno, con Venezia e Trieste in coda.
La perdita di peso dell’Alto Adriatico è una conseguenza del decreto approvato durante il governo Draghi nell’estate 2021, che ha di colpo estromesso le navi da crociera dal bacino San Marco rendendo irraggiungibile la grande e funzionale Stazione marittima veneziana. Basti pensare che fino al 2019, la città lagunare viaggiava stabilmente sui 1,5 milioni di passeggeri annui, con un record di 1,8 milioni prima della limitazione della stazza delle navi nel 2015.
Per quanto riguarda il traffico crocieristico su base regionale, la Liguria (3,2 milioni) si confermerà prima in classifica, oltre a essere la regione in cui si concentra l’83% delle agenzie che gestiscono gli scali delle navi da crociera in Italia, seguita da Lazio (2,9 milioni), Campania (1,6 milioni) e Sicilia (1,5 milioni).
Tra le compagnie che nel 2023 movimenteranno il maggior numero di passeggeri nei porti italiani, spicca Msc Crociere che si avvicinerà ai 4 milioni di passeggeri movimentati. Nettamente staccate tutte le altre, con Costa Crociere nella posizione d’onore (2,4 milioni), Royal Caribbean al terzo posto (1,2 milioni), Norwegian Cruise Line (1,1 milioni) e Celebrity Cruises (0,8 milioni) ai piedi del podio.
Quanto ai periodi più gettonati dai crocieristi, spicca su tutti l’autunno, con ottobre (725 scali), davanti a settembre (639 scali). Quindi è la volta di maggio (636 scali) e di agosto (625 scali). Il giorno più trafficato sarà sabato 14 ottobre, con 32 navi ormeggiate nei porti italiani e oltre 69 mila passeggeri movimentati in una sola giornata. Gli analisti sono convinti che la crescita proseguirà anche nel 2024, quando i passeggeri movimentati nei porti italiani dovrebbero superare i 13 milioni. Un numero generico, quest’ultimo, in attesa di capire come evolveranno le dinamiche macroeconomiche, che inevitabilmente condizionano anche questo settore.