La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per tentato omicidio. In corso accertamenti tra paese e Marina. Pinete trasformate in piazze di spaccio dove si approvvigionano da tutto il litorale
MONTALTO DI CASTRO – I medici sono riusciti a salvare la vita al 30enne di origini tunisine che ieri sera si è presentato al pronto soccorso di Tarquinia con una ferita d’arma da fuoco, presumibilmente sparato da una pistola di piccolo calibro, all’addome.
L’uomo si trovava all’interno della pineta che va da Marina di Montalto alle Murelle. Zona in mano ai nordafricani dove la notte spacciano e già in passato teatro di episodi di violenza.
Alla base del conflitto a fuoco forse un debito o un regolamento di conti. Il tunisino, infatti, è stato interrogato questa mattina dagli agenti del commissariato di Tarquinia ma non ha fornito alcun elemento utile alle indagini.
Il tunisino è stato soccorso da un automobilista che lo ha trovato in mezzo alla strada mentre chiedeva aiuto tenendosi la ferita.
Portato d’urgenza in sala operatoria i sanitari sono riusciti ad estrarre l’ogiva e fermare l’emorragia salvandogli la vita.
Il proiettile è stato consegnato alla polizia scientifica che dovrà stabilire il calibro e il tipo di pistola che lo ha espulso.
I sopralluoghi non hanno portato a nulla se non a rinvenire dei bivacchi e i luoghi dove gli assuntori di sostanze stupefacenti si portano per acquistare la merce dai nord africani che gestiscono la piazza.
Sono tre i punti maggiori di spaccio e adesso, dopo questo gravissimo episodio di violenza, saranno aumentati i controlli che in genere avvenivano nel week-end con l’ausilio delle unità cinofile.
Marina di Montalto è famosa per l’accoglienza dei giovani che però in alcuni casi esagerano. Schiamazzi notturni, risse e bottiglie di vetro vuote ovunque.
Una situazione che è andata via via peggiorando in questi ultimi anni e dove la fortissima concentrazione di nord africani ha fatto il resto.
Sono loro ad avere in mano le piazze di spaccio e più volte protagonisti di episodi di violenza. La gente è esausta e le vacanze estive, ridotte sempre di più in termini di giorni, vengo rovinate dall’eccessiva trascuratezza di alcuni luoghi totalmente abbandonati e privi di sistemi di videosorveglianza.