Montefiascone – Crollo “Miralago”, dissequestrati i mezzi della ditta Menichelli

La Procura di Viterbo avrebbe già chiuso la prima fase istruttoria in attesa della prima relazione del perito Fugger

MONTEFIASCONE – Ancora non ci sono novità sostanziali sull’inchiesta della Procura della Repubblica di Viterbo che sta indagando sulle cause del crollo del solaio del ristorante “Il Miralago” di Montefiascone dove ha trovato la morte Paolo Morincasa.

Anzi una in realtà di novità ci sarebbe e cioè il dissequestro dei mezzi di proprietà di Adriano Menichelli (indagato) che stavano effettuando gli scavi del costone dove sarebbe dovuto sorgere la nuova ala del ristorante con camere annesse.

Si tratta di un escavatore ITACHI e di una macchina operatrice ISUZU.

Al momento sono tre gli indagati, Luca FerriAdriano Menichelli Stefano Frellicca. Per loro le accuse sono di omicidio colposo, delitto colposo di danno e lesioni personali.

Dalle loro prime dichiarazioni sembra evidente che qualcosa non abbia funzionato nella macchina amministrativa. Che non ci siano stati controlli da parte dei vigili urbani e del corpo forestale dello Stato sempre molto attento e vigile sugli abusi.

Il comando dei carabinieri forestali di Montefiascone è sempre stato sensibilissimo nel controllare e denunciare abusi più o meno evidenti in giro per il territorio. Non ci risulta che sia stato altrettanto attento in questo caso ma anche questo sarà oggetto di dibattito politico in futuro.

In quei giorni, dunque, nessuno si è accorto di niente. Né della strada parzialmente interrotta per permettere ai camion di portare via la terra di scarto. Né dei grossi mezzi in azione. Niente di niente.

La VIA era scaduta?

C’era l’autorizzazione a costruire?

C’era la richiesta di occupazione temporanea di suolo pubblico?

Ci sono state segnalazioni al Comando dei Vigli urbani?

La Forestale sapeva dei lavori?

C’era un responsabile della sicurezza?

Un piano di sicurezza?

Non sono domande che si sta ponendo il cronista ma i dubbi e perplessità degli inquirenti che a breve potrebbero aggiungere all’attuale elenco di indagati anche altri nomi.


Presunzione di innocenza

Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della costituzione italiana secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.