ARLENA DI CASTRO – La consigliera regionale di FdI Valentina Paterna (presidente dell’VIII commissione agricoltura e ambiente) sollecita “gli uffici regionali dell’assessorato ambiente a rivedere la propria posizione in merito alle procedure di autorizzazione della ‘discarica’ di Arlena di Castro”.
“Questo perché – spiega – dopo l’incontro convocato con i sindaci del territorio e l’ufficio regionale; e successivamente alle proteste dei cittadini e conseguentemente alla diffida della provincia di Viterbo ad agire in autotutela, è bene che la procedura venga sospesa e si facciano le opportune valutazioni”.
Paterna si è mossa alla luce di una recentissima sentenza del Tar Lazio che ha obbligato gli uffici regionali ad annullare la conferenza dei servizi sul progetto per realizzazione di un impianto per un allevamento ittico nel Comune di Civitavecchia.
“Impianto – spiega la consigliera – autorizzato senza invitare alla conferenza dei servizi il Comune limitrofo di Tarquinia. Una sentenza quindi che ha visto bocciare la procedura individuata dagli uffici regionali, di convocare una conferenza dei servizi senza far partecipare i comuni limitrofi che a questo punto, come recita la sentenza del Tar, perderebbero la possibilità di ‘azzerare o limitare le potenzialità dannose sottese all’impianto oggetto della procedura’.
Da oggi quindi esiste un precedente amministrativo chiaro: è illegittimo, per i possibili effetti ambientali dannosi, non invitare alla conferenza dei servizi i comuni limitrofi all’impianto in discussione”.
Esattamente il caso in questione, dove l’impianto di Arlena di Castro con discarica a servizio, rischia di essere attiva per almeno 25 anni sul territorio, con un carico viario e ambientale che grava esclusivamente sui comuni vicini.