Viterbo – “Ombre Festival”, si comincia con Nicola Gratteri

Dieci giorni di incontri, musica e teatro per parlare di giustizia e legalità

VITERBO –  Al via questa sera “Ombre Festival” organizzato dall’Associazione delle Ombre,
costituita per la maggior parte da poliziotti. Dieci giorni di incontri tra Viterbo e Bagnoregio dove verranno affrontati  temi di giustizia e legalità attraverso libri, dibattiti , musica e teatro.

Questa sera, 20 luglio, alle ore 21,30 in piazza San Lorenzo si inizia con Nicola Gratteri. Magistrato e saggista, dal 21 aprile 2016, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, ha condotto decine di operazioni e arresti messi a segno tra la Calabria, il nord Italia e l’estero. È uno dei magistrati più impegnati nella lotta alla ‘ndrangheta. È stato titolare di importanti indagini tra cui quella sulla strage di Duisburg. Che parlerà del suo ultimo libro scritto a quattro mani con Antonio Nicaso,  “Fuori dai confini” La ‘ndrangheta una guerra e una pandemia sono nuove opportunità di business. Edito da  Mondadori. A presentare la serata  Alessandro Maurizi presidente dell’associazione Ombre.
Si continua domani sera, 21 luglio 2023, sempre in piazza San Lorenzo, con la banda della polizia di stato per un concerto interamente dedicato a Ennio Morricone.

Dal 25 al 28 luglio 2023, l’esposizione dell’automobile Quarto Savona Quindici, appartenente alla scorta del giudice Giovanni Falcone, incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e   presenza di Tina Montinaro, moglie del capo scorta “Antonio”, barbaramente assassinato dalla mafia insieme ad altri due colleghi con i giudici Falcone e Morvillo.

Oltre al palco “satellite” di Piazza San Lorenzo, appuntamenti anche  a piazza del Gesù e della Repubblica.

(TUTTO IL PROGRAMMA)

“Fuori dai confini” La ‘ndrangheta una guerra e una pandemia sono nuove opportunità di business.

La Trama

Per la ‘ndrangheta una guerra e una pandemia sono nuove opportunità di business. Il conflitto in Ucraina, per esempio, è una tavola imbandita dove non manca nulla: armi, edilizia, traffico di esseri umani, mercato nero e fondi europei. Una ghiotta opportunità che segue la lunga stagione del Covid-19, durante la quale la mafia calabrese si è prodigata in azioni «filantropiche» a sostegno di famiglie e imprese in difficoltà, innescando un meccanismo di dipendenza da sfruttare a tempo debito. Pur conservando la propria base in Calabria, la ‘ndrangheta ha ormai ben poco della mafia rurale d’un tempo: è sempre più globale, più connessa, più ramificata. È attiva in gran parte delle regioni del Nord Italia e dei paesi europei, Germania in testa, poi in Africa, in America, in Australia, e guarda con interesse all’Asia. Il suo «sguardo presbite» non ha confini. In questo nuovo libro Nicola Gratteri e Antonio Nicaso ci svelano i territori in cui la presenza della ?ndrangheta è più forte, mostrandoci come essa si premuri di rimanere al passo coi tempi. Certo, il traffico di droga e di armi, lo sfruttamento della prostituzione e la contraffazione dei prodotti restano attività irrinunciabili, ma contano sempre più lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici e il gioco d’azzardo online illegale, con il frequente ricorso alle risorse telematiche, alla crittografia, alle criptovalute, ai traffici sul dark web. Senza dimenticare il riciclaggio, perché la «modernità» della ‘ndrangheta emerge soprattutto qui, nella capacità di infiltrarsi all’interno del mondo politico-istituzionale e nello sfruttare l’area grigia dei soggetti compiacenti appartenenti al mondo della finanza e dell’imprenditoria. Anche le mafie, come i virus, mutano in continuazione per adattarsi ai cambiamenti dell’organismo sociale che le ospita. La nuova parola d’ordine della ‘ndrangheta è «centellinare la violenza e normalizzare la propria condotta», per non lasciarsi scappare nessuna occasione. In qualunque paese del mondo si trovi.
B.F.