Civita Castellana – All’Ospedale si interrompono gli interventi alla cataratta, manca un farmaco

CIVITA CASTELLANA – Una situazione al limite del paradossale si sta registrando, negli ultimi mesi, all’ospedale di Civita Castellana, oltre ad aria condizionata rotta e salme portate a spasso, ora si aggiunge anche lo stop agli interventi chirurgici.

L’oculista in servizio presso il nosocomio chiede ripetutamente l’approvvigionamento di un farmaco, lo Ialuronidasi, necessario all’effettuazione degli interventi di cataratta, ma il medicinale sono mesi che non arriva, così le operazioni saltano e le liste d’attesa si allungano.

Un grave disservizio, denunciato anche, in questi giorni dal segretario Cisas Mario Perazzoni.

“Come OOSS sanitarie e dei pensionati abbiamo più volte abbiamo segnalato i disservizi e violazioni della norma (vedi ad esempio la situazione del trasporto delle salme in camera mortuaria o l’immondizia presente tutto attorno al presidio) alla direzione aziendale ASL, peraltro, evidenziando come l’ospedale di Civita Castellana non sia dotato di un vero Direttore Sanitario.

Purtroppo, nessuna risposta e l’attuale incaricato delle funzioni di Direttore Sanitario resta al suo posto (difficile poi dire quale sia il suo posto vista la sovrapposizione di incarichi e di orari di lavoro) svolgendo contemporaneamente il ruolo di Direttore Sanitario senza titolo, Direttore della UOSD Cardiologia, e medico ambulatoriale, anche in intramoenia extramuraria (come evidenziato nel sito ASL e allegati alla presente).

Il tutto mentre: continuano a mancare gli OSS nei 3 turni dei reparti (almeno 2 a turno) con penalizzazione della assistenza diretta e alberghiera e quindi con risk sui pazienti; non è disponibile da mesi un farmaco necessario all’effettuazione degli interventi di cataratta, richiesto dall’oculista, con conseguente allungamento della lista all’inverosimile (un oculista è costretto a rinviare le operazioni della cataratta).

Vi è una responsabilità organizzativa e personale. non sono definiti percorsi a norma dedicati al trasporto dei defunti (ancora si portano i defunti per circa 300 metri all’aperto (secondo noi materia penalmente rilevante, perchè il trasporto deve venire effettuato in percorsi interni e riservati).

Vi è una responsabilità organizzativa e personale   non viene effettuata una revisione delle assegnazioni del personale infermieristico e di supporto, visto che quattro unità sono assegnate alla Direzione Sanitaria (come responsabili delle infezioni ospedaliere.

Il S.Andrea ne ha solo 5 per circa 600 posti letto), 2 unità infermieristiche sono assegnate alla segreteria degli ambulatori di Cardiologia  e alcune OSS con limitazioni a funzioni amministrative (si potrebbero trasformarle in personale amministrativo e liberare posti di oss).

Ci domandiamo a che serve avere presso il P.O. di Civita Castellana di una Coordinatrice GOPS delle Professioni sanitarie  se nemmeno si garantisce la presenza minima di OSS nei reparti. I turni notturni sono tutti scoperti di questa figura. Presso il P.O. mancano almeno 15 OSS garantendo almeno 2 per ogni turno.

Le modalità e i tempi di assistenza diretta al paziente adottati, secondo le stime nazionali creano rischi notevoli di aggravamento e complicazioni di salute per i ricoverati . i trasferimenti interni di personale (come da molte segnalazioni pervenute) avvengono a dispetto delle regole aziendali, evidentemente a favore di altre ignote (si decide senza il sussidio della competente commissione aziendale).

Per le suddette ragioni, e per altre non citate ma in precedenza segnalate, chiediamo un rapido intervento del Commissario Straordinario, a cui chiediamo anche un incontro urgente”.