ROMA – L’Agenzia nazionale del Turismo (Enit), continua a sostenere i territori italiani e i comuni che rappresentano l’impalcatura identitaria dell’Italia riconosciuta anche tra i siti Unesco.
A settembre torna con una partnership speciale con il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa di Viterbo, per unire il turismo culturale a quello religioso attraverso un evento unico che è il trasporto della Macchina di Santa Rosa, una torre alta trenta metri trasportata a spalla da cento uomini per le vie storiche della città, che si svolge ogni 3 settembre e restituisce uno spaccato d’Italia da far conoscere al mondo.
La macchina è dedicata alla patrona della città di Viterbo, appunto Santa Rosa. È l’avvenimento principale dell’anno, capace di catalizzare e monopolizzare l’attenzione dell’intera città e di attirare un sempre maggiore numero di turisti.
I Facchini, vestiti nella tradizionale divisa bianca con fascia rossa alla vita (il bianco simboleggia la purezza di spirito della patrona, il rosso i cardinali che nel 1258 traslarono il suo corpo), si recano in Comune dove ricevono i saluti delle autorità cittadine, poi vanno in visita a sette chiese del centro, infine in ritiro al convento dei Cappuccini, dove il capofacchino impartisce loro le ultime indicazioni sul trasporto.
Il sole tramonta circa un’ora prima del trasporto e la città si immerge nel buio della sera (tutte le luci pubbliche e private sono rigorosamente spente), con l’improvviso sfolgorare del gigantesco campanile che squarcia le tenebre.
Verso le ore 20 i Facchini, preceduti da una banda musicale che intona il loro inno (intitolato Quella sera del 3), partendo dal Santuario di Santa Rosa percorrono a ritroso il tragitto della Macchina, acclamati dalla folla, fino a raggiungere la Chiesa di S. Sisto, presso Porta Romana, accanto alla “mossa”. Qui viene impartita loro dal vescovo la cosiddetta benedizione in articulo mortis, che prende in considerazione eventuali incidenti e pericoli.
“Enit non si sottrae mai alla promozione capillare dei territori, cercando di dare slancio e vigore agli appuntamenti della tradizione espressione dell’Italianità e del modo di vivere nostrano. Il folklore consente di diffondere i valori e la portata dell’ecosistema turistico poliedrico della nostra Penisola. Il turismo religioso è uno dei segmenti al centro della promozione turistica e sta regalando flussi sempre crescenti” dichiara Sandro Pappalardo consigliere Enit.
“Quest’anno le celebrazioni saranno ancora più coinvolgenti con la partecipazione di Enit in prima linea a sostenere la promozione nazionale e internazionale di un evento già noto a livello globale ma che grazie ad una partnership con l’Agenzia Nazionale del Turismo può amplificare i confini e la conoscibilità“ commenta Massimo Mecarini presidente Sodalizio Facchini di Santa Rosa.