In commissione architetti, ingegneri, Unesco e Sodalizio dei facchini
VITERBO – Ultimo passaggio per Gloria, la Macchina di Santa Rosa ideata dall’architetto Raffaele Ascenzi. E domani 4 settembre, alle ore 16,30, nella sala del consiglio comunale, in seduta pubblica, sarà svelato il nome del vincitore della progettazione esecutiva della prossima Macchina di Santa Rosa. La commissione giudicatrice, istituita il 20 agosto, dopo essersi riunita più volte è ora arrivata al verdetto finale.
La commissione: i nomi
A presiedere la commissione è l’architetta Loriana Vittori, dirigente dell’ufficio speciale per la riqualificazione delle periferie. Scelta “in quanto – spiegano dal Comune – l’esperienza in campo tecnico e amministrativo offre ampie garanzie in ordine al buon esito della procedura”.
Gli altri componenti della commissione sono Giorgio Saraconi dell’Ordine degli architetti, Lorenzo Ranucci dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Viterbo, la soprintendente per l’Etruria meridionale Margherita Eichberg per la commissione nazionale per l’Unesco e Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa. Insieme a loro anche l’istruttrice amministrativa Michela Cecchini in qualità di segretaria verbalizzante, senza diritto di voto.
I partecipanti
Diciassette i progetti che sono stati valutati, secondo indiscrezioni, tra i partecipanti: Alfiero Antonini, Angelo Russo, Gianluca Di Prospero, Augusto Zucchi (figlio del padre di Volo d’Angeli Giuseppe), l’artista Michele Telari e Francesco Maria Capotosti, a riprovarci per la terza volta Raffaele Ascenzi e per la seconda Arturo Vittori.
“La Macchina del 2024 dovrà raccontare Viterbo, la sua identità, la sua storia, le sue tradizioni, ispirata sempre di più alle universalità, dovrà raccontare i valori del patrimonio immateriale dell’Unesco, di cui quest’anno ricorre il decennale, e sarà anche la Macchina del Giubileo universale del 2025. Vorremmo che fosse una Macchina aperta al mondo”, il desiderio della sindaca Chiara Frontini.
Di seguito la precisazione di Francesco Maria Capotosti.
“Egregio giornale ho letto che su un vostro articolo mi avete erroneamente attribuito la partecipazione al nuovo concorso per la realizzazione della macchia di Santa Rosa. Comunico che non ho mai partecipato ad alcun concorso sopra indicato. Gradirei una smentita ufficiale da parte vostra”. Cordiali Saluti Francesco Maria Capotosti.