Viterbo – La città che vive: 20 mila presenze a valle Faul per la due giorni di musica e cibo da strada

Finalmente un evento pensato per i giovani che ha fatto divertire anche i più grandi. Dopo gli Zero Assoluto, la serata disco con dj set ha scatenato generazioni di viterbesi

VITERBO – Due serate di musica hanno fatto scatenare quasi 20 mila persone, tra genitori e figli che si sono ritrovati a ballare sotto le stelle di Valle Faul.

Occasione il Viterbo Future Festival, curato da giovani viterbesi per le celebrazioni “laiche” di Santa Rosa. Format “villaggio serale”, con  musica e street-food. Il 2 settembre gli Zero Assoluto e il 3 consolle con Daniele Quatrini, Luca Abati dj, Fabio Arriga e Matteo Bernacchi.

Intermezzi di violino di Mark Lanzetta uno dei performer elettronici più acclamati a livello internazionale.

“Finalmente un evento pensato per noi giovani. Era ora”. Ci dice Irene, studentessa rientrata in città per le feste. “Per una volta ho potuto portare le amiche con cui vivo, e invece del solito nulla abbiamo passato due serate strepitose”.

Le fa eco la madre: “Ci vorrebbero molto più spesso appuntamenti come questo, almeno facciamo divertire i ragazzi. Qui a Viterbo c’è veramente poco per loro, speriamo che l’amministrazione continui su quest’onda”.

Non più un parcheggio, ma uno cuore che è tornato a pulsare, su cui, nonostante le tante critiche dei residenti del centro storico, la sindaca Chiara Frontini ha tirato dritto:

“L’esperimento del Viterbo Future Festival e di Valle Faul come location per i grandi eventi ha funzionato. Il cuore di Viterbo è rinato con tantissimi di voi che hanno trasformato queste serate in un’esperienza indimenticabile. L’utilizzo di questo spazio per i concerti è stato fortemente voluto dall’amministrazione, per concentrare sul centro storico tutti gli sforzi di rilancio.
L’alternativa, anche per il 2 e 3 settembre, sarebbe stato lo Spazio Fiera sulla Cassia Nord, che è già fin troppo sollecitata dai flussi commerciali e di traffico. Erano anni che non si vedeva tanta gente in giro in centro, anche per Santa Rosa, e soprattutto tanti giovani.

L’energia nell’aria era tangibile. Ma c’è qualcosa di più profondo dietro a tutto questo intrattenimento: in queste due serate abbiamo restituito vita a un gioiello nascosto nel nostro centro storico. Quella preziosa area è tornata un luogo in cui la comunità può riunirsi e condividere momenti speciali, ed ha rappresentato anche un indotto importante per tutto il centro storico. Esattamente quello che doveva essere” .

E la gioia dei “suoi” giovani conferma l’azzeccata scelta.

Benedetta Ferrari