L’attore avrebbe aggredito verbalmente una commerciante che gli impediva di lavorare
CIVITA CASTELLANA – Presunta aggressione verbale per una commerciante d’abbigliamento che due giorni fa ha denunciato l’attore Can Yaman.
L’occasione, le riprese della serie televisiva “Viola come il mare 2” che vede l’attore turco protagonista con Francesca Chillemi, in Piazza Matteotti, set a cielo aperto dove è interdetto il traffico e i negozi sono chiusi proprio per via delle riprese.
E dal primo “ciak si gira” Barbara, proprietaria di una delle attività chiuse non fa che lamentarsi, dimostrandolo “Sia con l’amministrazione comunale che con la produzione. Ho anche chiesto un risarcimento economico del danno subito per i mancati introiti della settimana. Ditemi voi come faccio io a lavorare? Un ringraziamento all’amministrazione comunale per il danno recato”.
Fino all’epilogo di qualche giorno fa, Barbara si trovava all’interno del suo negozio per pulirlo, accompagnata dal sottofondo musicale della sua radio. Poco dopo sarebbero entrate due persone della produzione avanzando la richiesta di spengere l’apparecchio. A questo punto l’intervento aggressivo dell’attore: “Mentre parlavo e spiegavo educatamente le mie ragioni, è arrivato come una furia Can Yaman, che mi ha aggredito verbalmente. Lo tenevano in quattro, ho avuto paura”. A calmarla ci avrebbe pensato Francesca Chillemi: “Mi ha tranquillizzata, è stata molto carina. Mi ripeteva ‘fallo per me’”.
L’attore avrebbe anche tirato un calcio, che ha colpito la porta del locale.
E sui social c’è chi si scatena tra chi non ne vuole sapere: “Il centro della città preso in ostaggio per più giorni” e ancora, “pretendere di bloccare e mettere il silenziatore in centro storico per molte ore e per più giorni è una follia“. E chi difende la produzione: “E’ altrettanto ovvio che quando girano si deve fare silenzio!”, “se hanno chiesto di togliere la musica, la devono togliere. Anche la troupe sta lavorando” e ancora, “Ah si ? Strano questa troupe e questa produzione gira l’Italia in lungo e in largo e dovunque è ben accolta, da voi sono ignoranti e arroganti”. Fino a chi non crede alla tesi della negoziante: “C’è chi afferma che anche la proprietaria del negozio stesse disturbando”.
Per quanto riguarda gli indennizzi, la produzione televisiva aveva già avuto incontri con i commercianti coinvolti, ai quali hanno riconosciuto un rimborso economico per i mancati introiti.
“A me non è stato proposto nessun indennizzo – ci racconta Barbara raggiunta telefonicamente – avranno fatto chi figli e chi figliastri”.
Oltre a ciò, la produzione, qualche giorno fa si è resa disponibile a prendere in affitto il locale di Barbara offrendole seicento euro, da lei rifiutati. Nel mezzo la presunta aggressione dell’attore, per la quale, già da oggi i carabinieri inizieranno a sentire i testimoni presenti e ad acquisire le immagini delle telecamere.
In tanti gridano alla trovata pubblicitaria, resta da capire se per la commerciante o per la serie televisiva.
Benedetta Ferrari
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