Viterbo – “Registro tumori non aggiornato”, Cisas e Ansap chiedono spiegazioni ad Asl e politica

 

VITERBO – Registro tumori non aggiornato. I sindacati lanciano l’allarme, e lo fanno attraverso una pec inviata al consigliere Daniele Sabatini, capogruppo FdI alla Regione Lazio, al direttore del dipartimento prevenzione della asl di Viterbo, dottor Augusto Quercia e al commissario asl di Viterbo. Il testo:

“Leggiamo con preoccupazione sui giornali, che è quella di Viterbo la provincia del Centro Italia più colpita dai tumori. Così è secondo dati riferiti al decennio 2009-2018 quando si è registrato proprio nella Tuscia il tasso più alto di mortalità per cancro. A Civita Castellana, epicentro del distretto industriale, negli ultimi tempi “colpita da molti lutti” si è registrato un numero a dir poco allarmante di morti per tumore, anche in giovane età. Non c’è praticamente famiglia civitonica ormai che non abbia avuto negli ultimi anni morti o malati di cancro

Considerate le ultime scelte “strategiche” del suo Servizio, ci riferiamo al potenziamento del centro antifumo, vorremmo farle alcune domande:

Perché il registro tumori non è stato aggiornato dopo il 2020?

Quando vorrà attivarsi, insieme al Direttore Cure Primarie, per affrontare quella che risulta essere un’emergenza che ne aggraverebbe un’altra (ci riferiamo ovviamente alle liste di attesa bibliche che per rispondere a questa situazione si allungherebbero ulteriormente?

Perché ha impegnato importanti risorse economiche e di personale medico per occuparsi di prevenzione del rischio fumo – peraltro di competenza del Servizio Dipendenze – a danno della prevenzione della sicurezza e salute sul lavoro?

Risulta vero che i volumi di attività e i risultati non giustificano l’investimento aziendale nella prevenzione del fumo?

Come si giustificano i 55.000 euro spesi per acquistare 3 spirometri nuovi, quante spirometrie venivano fatte prima e quante pensa sia il fabbisogno reale annuo?

In attesa di una sua risposta dettagliata come lo sono le domande poste, sarebbe opportuna una riflessione ulteriore da parte della Direzione Aziendale e non solo, sulla delibera 894/2023 “conferimento incarico professionale di consulenza studio e di ricerca, ispettiva, di verifica e di controllo PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO” che dispone aumenti di circa 5-6000 annui” ai diversi medici cooptati e sul premio concesso al RESPONSABILE CENTRO ANTIFUMO che con i 40 punti assegnati (molti di più di un chirurgo o altro professionista sicuramente più impegnato e carico di responsabilità vere) che ottiene un incremento tabellare di circa 15.000/16000 annui”.

Distinti saluti

Filippo Mario Perazzoni

SEGRETARIO GENERALE CISAS/SEGRETARIO PROVINCIALE ANSAP