Il primo cittadino del comune in provincia di Roma sporge denuncia per corruzione ma viene tradito dalle microspie. Intanto la maggioranza gli conferma la fiducia
SANTA MARINELLA – Come in un paradosso il sindaco Pd di Santa Marinella, Pietro Tidei, 77 anni e padre della consigliera regionale di Italia Viva Marietta Tidei, sporge denuncia per un presunto tentativo di corruzione ma, a causa delle microspie piazzate nel suo ufficio (non per controllare lui) e in altre due stanze del Comune, finisce ripreso dalle telecamere mentre consuma rapporti sessuali.
La vicenda è stata rivelata dal quotidiano La Verità, che parla di un video con una dipendente ministeriale e forse anche di un secondo con due donne. Le immagini sono divenute di dominio pubblico dopo la loro diffusione in chat perché finite in questa inchiesta che coinvolge un noto ristoratore del Litorale romano. Una presunta speculazione osteggiata dall’ex parlamentare che per questo aveva maturato il sospetto che l’imprenditore avesse tentato di «comprarsi» un geometra, impiegato di una società partecipata del municipio, e alcuni consiglieri comunali di maggioranza Giuseppe Salomone, Roberto Angeletti, per farlo sfiduciare e mandare avanti il progetto.
La sorpresa sarebbe arrivata – secondo quanto rapporta La Verità – al momento dell’avviso di chiusura delle indagini, quando Angeletti ha chiesto di acquisire alcuni atti depositati per impostare la propria difesa. E i magistrati, tra questi, hanno inserito anche i filmati realizzati nell’ufficio di Tidei. Poi la Procura è entrata di nuovo in azione e ha ordinato una perquisizione per sequestrare i video hard che l’indagato non potrebbe detenere perché irrilevanti e che erroneamente gli uffici hanno lasciato nell’archivio a disposizione degli indagati.
Poi il comunicato ufficiale di Tidei
“Ecco le cose come stanno: l’intera vicenda finita sulla stampa riguarda fatti privati e filmati dei quali parla solo un consigliere comunale che, incriminato per corruzione, li avrebbe trovati nel fascicolo del processo in cui è accusato di difendere gli interessi di una famiglia”.
“Dei fatti privati non intendo parlare. Sul resto mi sento di dire che quando l’ombra delle ruspe comunali si avvicina al ristorante di quella stessa famiglia, frequentato da politici, giornalisti calciatori e attori, accade che la nostra piccola cittadina – prosegue il sindaco – viene data alle fiamme. e ovviamente il primo a farne le spese è il primo cittadino. Soprattutto quando questi si chiama Pietro Tidei: sono in politica da oltre 50 anni, e più di un anno fa ha denunciato ai carabinieri il tentativo di sfiduciarmi.
L’accusa si avvale di un anno di intercettazioni ambientali. E proprio da una di queste intercettazioni, che Angeletti sostiene di recente di aver ritrovato i filmati di due incontri miei con altrettante donne che qualche agente della giudiziaria avrebbe dimenticato tra le carte dell’inchiesta.
Ma da sempre gossip, intercettazioni, confidenze piccanti di dubbia provenienza sono le armi di distrazioni di massa” commenta Tidei.
E così l’esistenza del filmato infrange le mura del Tribunale , il gossip si infila tra le fessure di quelle del Comune, si insinua tra quelle private della famiglia del sindaco.
“Ho presentato denuncia contro ignoti – ricorda Tidei – ma la notizia è arriva ai giornali”.
La maggioranza rinnova la fiducia al sindaco
Intanto, nel pomeriggio, il sindaco Pietro Tidei ha convocato una riunione di maggioranza dove tutti gli hanno confermato fiducia trattandosi di problemi e vicende personali che nulla hanno a che fare con la politica.