SANTA MARINELLA – Riceviamo e pubblichiamo: Il sexygate del sindaco Pietro Tidei sta distruggendo l’immagine di Santa Marinella. Derisa, umiliata, offesa, ferita nella dignità e nell’orgoglio.
La nostra città, ogni mattina (da dieci giorni), si risveglia con la paura e vergogna di vedersi sbattuta sulle prime pagine dei quotidiani e notiziari nazionali.
La comunità santamarinellese sta subendo un danno di immagine enorme. Senza precedenti. Cittadini attoniti, che subiscono impotenti gli eventi per colpa di una macchina amministrativa ostaggio di una situazione senza precedenti nella sua storia recente.
Santa Marinella non merita una gogna mediatica giornaliera, per fatti che nulla hanno a che vedere con il pubblico interesse del nostro territorio.
Tutto ciò deve finire. La credibilità cancelli lo sconcerto, l’orgoglio lo sconforto.
Dobbiamo difendere il nome della nostra città, la storia che l’accompagna, i suoi cittadini onesti e le donne coraggiose. La politica torni ad essere al servizio della comunità e non la comunità al servizio di qualcuno.
Siamo state votate, elette (prime nelle nostre rispettive liste di appartenenza) affinché svolgessimo un ruolo che per noi vuol dire innanzi tutto responsabilità, serietà e senso del dovere.
Chiediamo che i nostri colleghi di maggioranza facciano altrettanto, che prendano una posizione; intervenendo e rispondendo a quegli stessi cittadini che non più di 4 mesi fa hanno consegnato loro le chiavi della nostra città.
Ci auguriamo che i fatti giudiziari che stanno travolgendo il sindaco Pietro Tidei possano trovare una giustificazione e spiegazione reale.
Tuttavia riteniamo che le dimissioni del primo cittadino siano un atto di rispetto dovuto verso la nostra città di cui per anni ne è stato ed è il primo cittadino.
Dimissioni che gli permettano di chiarire con serenità ogni posizione, garantendo il rispetto dovuto ad ogni istituzione.
Atto di rispetto che merita l’intero Consiglio comunale, altare dei santamarinellesi e santaseverini.