VITERBO – Escalation di criminalità in centro storico, arrivano risposte dal tavolo in Prefettura: nuova illuminazione pubblica, più telecamere e rivitalizzazione delle piazze. Fumata bianca, dunque, dal vertice tra il prefetto Antonio Cananà e il sindaco Chiara Frontini.
Alla base del summit i ripetuti fatti di cronaca che si sono susseguiti in queste settimane nel capoluogo, alcuni dei quali clamorosi come l’arresto dell’uomo che girava in pieno centro con una pistola carica.
Cananà ha prima incontrato i rappresentanti delle forze dell’ordine, con i quali ha affrontato le tematiche tecniche – e riservate – legate al contrasto della criminalità, poi ha ricevuto la prima cittadina e il consigliere delegato alla sicurezza Umberto Di Fusco per un altro tipo di meeting, di carattere governativo.
Secondo indiscrezioni al momento non confermate, sia il Comune che la Prefettura avrebbero cominciato a prendere in considerazione anche l’ipotesi di rivolgersi ad interventi speciali, con forze provenienti da fuori città, per risolvere eventuali situazioni critiche.
Il briefing puntava ad individuare misure condivise e azioni congiunte volte a contrastare in maniera efficace quei fenomeni di microcriminalità, malamovida, degrado urbano e disagio sociale che incidono negativamente sulla vivibilità della cittadinanza. Il prefetto ha sottolineato come il confronto tra i dati del 2023 e quelle del 2022 non evidenzi incrementi significativi: “Esistono certamente – ha detto – problemi di microcriminalità in alcune zone del centro storico e in alcune aree adiacenti (San Faustino, viale Trento), ma la situazione della sicurezza pubblica è sostanzialmente sotto controllo, grazie anche allo straordinario sforzo profuso dalle Forze di polizia che, con il concorso della Polizia locale, hanno assicurato in questi mesi un consistente numero di servizi straordinari”.