VITERBO – Chiesto l’affidamento in prova ai servizi sociali per Imade Robinson, il 24enne nigeriano condannato a 5 anni con rito abbreviato, per l’omicidio preterintenzionale del 35enne Eugene Moses (nella foto).
E’ il delitto che si consumò al centro di prima accoglienza per rifugiati “Hotel Carpe Diem” di Orte la sera del 14 giugno del 2020.
L’8 novembre 2021, durante l’udienza dedicata alla discussione, celebratasi davanti alla Corte d’assise del Tribunale di Viterbo, la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 20 anni di reclusione. Il difensore del giovane, l’avvocato Pasquale D’Incecco del foro di Pescara, in quella stessa sede, invece, aveva sostenuto che si fosse trattato di legittima difesa.
Il verdetto finale, arrivato dopo 5 ore di camera di consiglio, aveva condannato il 24enne nigeriano a 5 anni con rito abbreviato, riqualificando inoltre il reato di omicidio volontario in omicidio preterintenzionale.
Il difensore, subito dopo la sentenza, aveva chiesto per il proprio assistito la revoca della misura cautelare in carcere e in subordine gli arresti domiciliari, essendo venute meno, a suo parere, le esigenze cautelari.