Tarquinia – Gdf denuncia e sequestra oltre 100mila euro ad imprenditrice alimentare. Emetteva fatture false

TARQUINIA – Nei giorni scorsi, i finanzieri della dipendente Compagnia di Tarquinia hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Civitavecchia, nei confronti di una imprenditrice nel settore alimentare, indagata per il reato di cui all’art. 2 del D.lgs 74/00 (Dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti), per aver sottratto all’Erario, negli anni 2017, 2018 e 2019, imposte per un ammontare pari a € 114.304,00.

In particolare, il provvedimento cautelare è stato disposto all’esito di una verifica fiscale eseguita dalle Fiamme Gialle di Tarquinia, che ha disvelato una frode fiscale caratterizzata dall’utilizzo, da parte della beneficiaria finale del meccanismo illecito, di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa fiscale e previdenziale, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo di fatture inesistenti per un ammontare complessivo di € 519.567,00.

Alla luce delle risultanze emerse, la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha richiesto ed ottenuto il provvedimento cautelare reale pari all’importo indebitamente sottratto alle casse dello Stato e costituente il profitto del reato tributario.

In fase di esecuzione del provvedimento sono state sottoposte a sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. disponibilità finanziarie per € 114.304,00.

L’attività è il frutto del costante presidio offerto dal Corpo a contrasto dell’evasione fiscale, nel caso di specie legata al ricorso alle illecite somministrazioni di manodopera da parte di società prive di struttura economica e operanti in spregio degli obblighi di versamento delle ritenute fiscali e contributi previdenziali, non soltanto al fine di pervenire al recupero di imposte evase fondamentali per garantire i servizi dello Stato verso la collettività, ma anche per contrastare le più insidiose forme di concorrenza sleale che possono minare il tessuto economico sano locale.

Il presente comunicato viene diramato previo nulla osta dell’Autorità Giudiziaria e con l’avvertenza che i provvedimenti giudiziari sono stati emessi nell’ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e che, in attesa di giudizio definitivo, sussiste la presunzione di non colpevolezza