L’ex sindaco di Livorno del M5s Filippo Nogarin è stato condannato a 3 anni di reclusione per omicidio colposo plurimo aggravato.
Il processo era quello per l’alluvione che colpì la città la notte tra il 9 e il 10 settembre 2017, a seguito della quale morirono 8 persone.
La Procura, che contestava a Nogarin la gestione dell’emergenza nella notte quando non fu lanciato alcun allarme alla popolazione, aveva chiesto la condanna a quattro anni e il giudice ha concesso le attenuanti generiche riducendo così la pena a tre.
L’inchiesta, che ha portato a processo Nogarin, primo sindaco M5s di Livorno eletto nel 2014, venne aperta il giorno dopo l’improvvisa ondata di maltempo che scaricò tra il 9 e il 10 settembre una quantità d’acqua incredibile su Livorno. Morte e devastazione arrivarono da tre torrenti ‘tombati’: acqua, fango e detriti invasero di notte le case che si trovavano lungo i loro corsi e portarono via otto persone, tra le quali un bimbo di quattro anni, Filippo Ramacciotti, i suoi genitori e il nonno. Le indagini, inizialmente contro ignoti, portarono, nel gennaio 2018, al coinvolgimento di Nogarin: a rivelarlo fu lo stesso ex primo cittadino su Fb.
Nogarin era l’unico imputato. «Faremo ricorso» ha annunciato la sua difesa.