Mara Checchia madre del giovane prematuramente scomparso e presidente dell’associazione presenta con orgoglio il lavoro dei volontari che l’hanno sostenuta
VITERBO – Recuperato il vecchio acquedotto di Fosso Luparo. A presentarlo domenica 15 ottobre 2023, Mara Checchia, presidente dell’associazione “Andrea Checchia, un amico per tutti”, è lei stessa che ha voluto far risplendere lo storico fontanile, il luogo dove la sua famiglia si ritrovava nei momenti felici e soprattutto dove giocava il piccolo Andrea, il figlio prematuramente scomparso.
“Lui lo chiamava il posto bello – afferma Mara– ed è per lui che ho voluto che tornasse ad essere come era tanti anni fa, senza la vegetazione infestante che ora lo ricopriva. Noi abbiamo una casa proprio qui vicino e questo era un po’ il nostro giardino, oggi finalmente grazie all’aiuto di diversi volontari e professionisti, lo presentiamo in tutta la sua bellezza“.
E’ un dono alla città quello che Mara Checchia fa.
Con lei, oltre agli amici, il prof Giorgio Nisini e Salvatore Ranucci, hanno letto diversi pezzi letterari: Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto, Italo Calvino con un brano sulla memoria e due poesie di Pasolini.
La zona è la strada Cimina e la valle quella dell’Arcionello, segnata dalla forra del fosso Urcionio, che nasce col nome di fosso Luparo alle pendici del monte Palanzana subito a est della città. Circondata dalle pareti a picco di peperino, ospita una ricca vegetazione e una fauna uniche che almeno in parte da oggi sarà possibile visitare grazie al lavoro di pulizia svolto dall’Associazione.
La onlus “Andrea Checchia, un amico per tutti” è nata nel 2011 a Viterbo.
Scopo principale dell’associazione è di favorire il diritto allo studio a studenti meritevoli ed economicamente svantaggiati tramite borse di studio; servizi di orientamento professionale; servizi per attività culturali e ricreative; servizi di promozione sportiva; servizi per studenti portatori di handicap; convegni e manifestazioni culturali.
Andrea Checchia, ragazzo viterbese, ha vissuto e studiato nella nostra città fino al conseguimento del diploma dell’Istituto “P. Ruffini” di Viterbo. Successivamente si è laureato in Ingegneria Gestionale all’Università “Tor Vergata” di Roma con il massimo dei voti.
A soli 27 anni aveva un’esperienza lavorativa di 2 anni e mezzo, prima a Londra e poi, rientrato in Italia, nell’azienda di famiglia.
Una sera di Maggio del 2010 in Viterbo, Andrea è deceduto in un tragico incidente stradale.
“È stato un ottimo figlio, un ottimo studente e un caro amico per tutti. Da qui il desiderio di tenere vivo il suo ricordo affinché il suo percorso di vita eccezionale sia d’esempio ad altri giovani. Chi lo ha conosciuto sa cosa ha perso la sua famiglia, i suoi amici e tutta la società .Per fortuna giovani come lui ce ne sono tanti, e soprattutto ad essi che si interesserà l’associazione”.
Benedetta Ferrari