Un ospedale sull’acqua, partita da Civitavecchia la nave soccorso Vulcano

Dotata di ambulatori, strumenti diagnostici e sale operatorie. A bordo medici, infermieri e volontari.

Diretta a Cipro per portare assistenza sanitaria e primo soccorso ai palestinesi coinvolti nel conflitto in Medio Oriente

CIVITAVECCHIA – Partita ieri dalla banchina del porto e diretta a Cipro, la nave-pronto soccorso potrà accogliere i pazienti che arriveranno in elicottero per un primo intervento salva vita. Dopo le prime cure, i pazienti saranno poi trasferirli negli ospedali di terra, ma il meccanismo di coordinamento è ancora in fase di definizione. A Cipro, dove arriverà tra un paio di giorni navigazione, la nave Vulcano si ricongiungerà alle navi italiane già presenti nell’area (‘San Giusto’ , ‘Fasan’, ‘Margottini’ e ‘Thaon di Revel’) attualmente impegnate nell’Operazione ‘Mediterraneo sicuro’. Poi la nave si sposterà davanti alle acque della Striscia di Gaza: a quel punto la nostra unità navale si coordinerà la propria attività con quelle di Croce Rossa e Mezzaluna rossa per far arrivare gli aiuti a chi più ne avrà in bisogno.

Oltre 170 i marinai a bordo, di cui circa 30 impiegati nella struttura sanitaria, incluse due infermiere volontarie della Croce Rossa. In una seconda fase, terminate le fasi di pianificazione e approntamento, lo Stato Maggiore della Difesa provvederà a inviare nell’area, con un volo militare, personale sanitario interforze (cioè anche dell’Esercito, dell’Aeronautica e dei Carabinieri): 3 anestesisti, 2 chirurghi, 1 ortopedico, 8 infermieri di area critica/rianimazione, 3 infermieri strumentisti, 8 infermieri, 1 tecnico di radiologia e 2 biologi.  Strutturata per lavorare 30 giorni consecutivi in mare, Vulcano ha in totale 18 posti letto divisi per tipologia, ma la sua funzione principale è quella di intervenire in primo soccorso, stabilizzare il paziente, e affidarlo poi agli ospedali sul territorio.