Persa un’occasione importante per dialogare con la regione Lazio e il suo governatore che alla fine c’ha messo una “pezza” annunciando l’istituzione di un tavolo permanente di lavoro sulle criticità della Ciociaria
FROSINONE – Ci siamo mossi da Viterbo per assistere ad uno degli eventi più noiosi e inutili per una società civile in cerca di riscatto: gli Stati Generali della Provincia di Frosinone. L’occasione era ghiotta. Di quelle da non perdere. Invece si è persa sia l’occasione che la pazienza.
Fina dal primo pomeriggio sono iniziati ad arrivare politici, imprenditori, sindacalisti e rappresentanti delle varie istituzioni.
Il padrone di casa, Enzo Di Stefano, aveva preparato tutto a puntino. C’erano pure le hostess e gli steward. Un nome su ogni sedia e qualche dimenticanza come quella spiacevole del posto non riservato alla commissaria Asl di Frosinone Sabrina Pulvirenti alla quale ha lasciato il posto Mauro VICANO.
Poi c’era anche Luca Di Stefano, sindaco di Sora e presidente di una Provincia alla deriva. Pettinato bene e con un ciuffo fa far tremare le gambe anche a Little Toni.
Offriamo un consiglio gratuito proprio a Luca Di Stefano. Finché vivrà all’ombra del padre rimarrà sempre il figlio di Enzo, tutto quello che ha ottenuto è solo un fatto di eredità politica familiare.
Detto questo, una volta arrivato il presidente della regione Lazio Francesco Rocca ha preso la parola il vero protagonista di questi “stati generali”: Alessio Porcu.
Ha letto cinque cartelle dattiloscritte non si sa bene da chi per oltre un’ora di orologio. Una frantumazione di quelli che si usano per giocare a calcio da far impallidire le riunioni del vecchio partito comunista. Un intervento personalizzato su carta intestata:
Bozza stati generali copia3
Forse questo inizio ha finito col compromettere tutto il resto. Una inutile passerella di persone che non ha prodotto interventi di rilievo. Alla fine ci ha pensato Rocca a chiarire il tutto dando un senso a questo incontro anche se era un po’ frastornato dalle ore di logorroici interventi.
“Un tavolo permanente in Regione Lazio dedicato alla situazione della Ciociaria ed al suo rilancio, coordinato direttamente dal presidente della Giunta Regionale” ha affermato il presidente della regione Lazio.
Nel suo intervento, Rocca ha annunciato anche un incontro a breve con il presidente della Provincia di Frosinone (sperando sia solo e non accompagnato dal babbo) per intervenire subito sui nodi burocratici che hanno portato i tempi del rilascio delle autorizzazioni ambientali fino a tre volte quelli degli altri territori.
Ci saranno interventi sulla Sanità con l’attivazione di tutti i servizi mancanti all’ospedale Spaziani di Frosinone per diventare Dea di II livello, con l’esclusione di cardiochirurgia perché ancora non c’è un numero sufficiente di casi in Ciociaria. Nel documento di sintesi portato agli Stati generali dalle categorie produttive viene sottolineato che la Ciociaria è un territorio dalle enormi capacità e potenzialità industriali, non è in declino ma ha bisogno di politiche di rilancio.
“Sul destino dello stabilimento Stellantis di Cassino non siete soli: in questi giorni c’è stato un incontro del ministro Adolfo Urso con l’azienda al quale ho partecipato e vi posso garantire che l’Italia ha fatto sentire tutto il suo peso” ha detto sempre Rocca che si è detto preoccupato per la messa in vendita della ex Palazzina Uffici dello stabilimento di Cassino così come delle due ex aree sottosistemi Itca: “Significa che da parte di Stellantis non c’è la volontà di convertire quelle aree resesi disponibili”. Il presidente ha confermato gli impegni sulla Sanità del territorio: “Ci sarà un aumento dei posti letto negli ospedali ciociari e confermo l’impegno all’attivazione dei letti di Oncologia ad Anagni”.
Tra i dati ascoltati nel corso del pomeriggio, il presidente della giunta regionale ha detto di essere preoccupato soprattutto dai numeri sui Neet, i giovani che in Ciociaria non studiano né cercano lavoro: “È il segnale della mancanza di una prospettiva per una generazione. Dobbiamo restituirgli una speranza”. Sulle infrastrutture ha detto di avere avviato un’interlocuzione con Trenitalia per rendere permanenti le fermate Tav in Ciociaria e possibilmente aumentarle. Oggi un Frecciarossa al giorno ferma a Cassino e Frosinone all’andata ed uno al ritorno.