Presenze cresciute del 20% anche se i giorni di permanenza sono ancora scarsi
VITERBO – Turismo che non decolla e città deserta. Per capire se è immaginazione o realtà l’assessore allo Sviluppo Economico e Turismo Silvio Franco ha risposto al consigliere Onofri che in consiglio comunale ha voluto sapere di più sulle presenze in città.
Con numeri reali e non percepiti.
L’assessore Franco lo ha fatto snocciolando quelli “ufficiali” ottenuti attraverso i conteggi delle imposte di soggiorno secondo i dati comunicati dalle strutture ricettive.
“Rispetto ai primi tre trimestri del 2022 quest’anno abbiamo avuto un incremento del 20% di presenze nello stesso periodo, con 123mila ospiti e 195mila pernottamenti. Mentre l’intero 2022 ne ha registrati 212mila. Superata la crisi post pandemia alla fine dell’anno incasseremo mezzo milione di euro di tassa di soggiorno, un trend molto positivo“.
Quello che non lo soddisfa sono i numeri legati alla permanenza, con turisti che continuano a fermarsi non oltre il giorno e mezzo, come accadeva già nel 2022, mentre nella provincia la permanenza è di due giorni e mezzo.
“Su questo c’è da dire che influiscono i luoghi balneari che vanno ad alzare gli indicatori – ha sottolineato Franco -. Dobbiamo lavorare sulla durata di permanenza media dei turisti e per alzare quel numero abbiamo in mente progetti di promozione che stiamo valutando. Di contro, se nel Lazio la crescita turistica è stata del 12%, a Viterbo è andata molto meglio”.
Strategie promozionali già annunciate a gennaio 2023 durante gli Stati Generali sul Turismo e ancora ferme al palo, così come l’obiettivo di oltre due notti di pernottamento in città, ma tanto come più volte ripetuto dalla sindaca Frontini: “Viterbo diventerà il traino della Tuscia” e noi non potremo che esserne felici.
B.F.