TUSCIA – Incidenti, 16 decessi e 1.171 feriti. Determinante il dissesto stradale. Questi i numeri della Tuscia, dove nel 2022 gli incidenti sono stati 787, mentre nel Lazio si sono verificati 20.275, che hanno causato la morte di 339 persone e il ferimento di altre 26.802. A dare i numeri è l’Istat, che ha realizzato un focus sulla sicurezza stradale nelle regioni italiane.
Dopo la netta flessione registrata nel corso degli ultimi anni, soprattutto e per ovvie ragioni durante il periodo della pandemia, i viterbesi hanno ripreso a correre sulle strade, con un aumento del tasso di mortalità che nel 2022 è stato del 5,2%, comunque inferiore rispetto a quello regionale (5,9) e nazionale (5,4). La croce ovviamente non va gettata per intero sugli automobilisti. All’origine dell’aumento degli incidenti in generale, di quelli mortali in particolare, ci sono anche le pessime condizioni in cui versano le strade provinciali. Un problema su cui è spesso intervenuto il presidente dell’Aci di Viterbo, Sandro Zucchi, che in primis se l’è presa con l’Amministrazione viterbese.
Tra il 2021 e il 2022 l’indice di lesività è aumentato da 131,8 a 132,2, così come quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100), che passa da 1,2% a 1,3% mentre è rimasto stabile l’indice di mortalità, pari a 1.7 decessi ogni 100 incidenti. L’incidentalità è rimasta alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia.