Dai monti della Tolfa scendono a valle forti venti di tramontana che raccontano dell’antica Città di Traiano trasformata in una moderna, lussuriosa, ricca e blasfema Sodoma
CIVITAVECCHIA – Siamo convinti che se Roberto D’Agostino e il suo DagoSpia decidessero di dedicare qualche loro articoletto su Civitavecchia finirebbero con il trascurare Roma per mesi.
Già perché l’antica Città di Traiano si è trasformata, nel corso di questi ultimi mesi, in una sorta di Sodoma dove il peccato e la lussuria la fanno da padroni.
Si narra di incontri a tre: lui, lei e l’amico di lui. Di un giovane avvocato che al Codice penale preferisce il Kamasutra con la compagna dell’amico (partecipe attivo).
Tutto regolarmente video ripreso per essere poi ri-riguardato con estrema eccitazione ovviamente e magari perfezionare posizioni, inquadrature e prestazioni.
Di segretarie più o meno consenzienti e di notti fatte di Cialis e tanta altra “roba”.
Son giovani e la città offre poco. Una volta si andava nei locali per scambisti, adesso si “scambiano” in alcove ben calde o fresche a seconda della stagione. Ci danno giù che è un piacere…
Chi sarà mai quell’avvocato? Ah saperlo… e magari riuscire anche a vederlo in azione… perché quando indossa la toga è piuttosto scarso tanto da dedicarsi spesso ad altro.
Poi c’è un novello 007 che si aggira nelle riunioni politiche che registra e consegna i contenuti “segreti” di questi incontri al suo superiore pagatore. Dicono che sia abilmente occultato e talmente dentro al ruolo di 007 da riuscire a fare fessi pure quelli che lo pagano ufficialmente.
Non solo. Pare che anche lo stesso 007 sia rimasto vittima di contro intercettazioni mentre era intento a chiedere “stecche” da 5mila euro a botta in cambio di “dritte” formidabili per raggiungere l’affidamento di qualche lavoretto bandito su qualche piattaforma di qualche comune laziale. Ah saperlo il nome di questo 007 quasi 008.
Poi vista la penuria di giornalai (le edicole ormai sono quasi totalmente scomparse) e con i giornalisti quasi tutti indaffarati in questo inizio di campagna elettorale tra video markette e incontri organizzati in piazza e borgate da avere poco tempo da dedicare alla messa in piedi di dossier ora contro uno ora contro l’altro.
Una penuria di penne libere da spingere registi ed esperti di dossieraggio a rivolgersi a maestri o maestre (magari ballerine) da allungare lo sguardo verso la Capitale.
Si narra anche di affascinanti giornaliste che con la loro bellezza abbiano già tramortito uno dei candidati sindaco (chissà chi è chissà) e che quest’ultimo sia così innamorato da mettere a rischio tutto. Proprio tutto. Anche gli sponsor che copiosi hanno già iniziato ad irrorare le casse per la propaganda elettorale.
Insomma, se a novembre siamo nel bel mezzo di una nuova Sodoma speriamo che non accada anche qui quel che è narrato nella Sacra Bibbia. Come detto, nelle scritture bibliche ebraiche Sodoma è la città distrutta da Dio a causa della malvagità dei suoi abitanti. Nessun peccato specifico viene indicato esser la causa della tremenda ira divina, nonostante Abramo tenti d’intercedere presso il Signore per evitarne la distruzione (Genesi, cap. 18).
Non ci rimane che pregare e sperare nell’arrivo di qualche Gran Maestro o di qualche brillantissima Ballerina.