Santa Marinella – Terre vive: «Una petizione on line e dimissioni del sindaco Tidei»

SANTA MARINELLA – Il Comitato Terre Vive di Santa Marinella chiede le dimissioni del Sindaco Tidei e lancia una petizione online. “Il Comitato Terre Vive – si legge nella nota – già attivo con la battaglia sulle strisce blu e la vittoriosa esclusione dell’area ex fungo dalle aree a pagamento, torna alla carica per chiedere esplicitamente al Sindaco Tidei di andarsene a casa.

E’ per tale motivo che il Comitato chiede la sottoscrizione e il sostegno della petizione a tutti i cittadini di Santa Marinella e di tutta Italia, che si ritengono offesi da un comportamento che offende le istituzioni che proprio il Sindaco rappresenta.

Non solo, il sostegno alla petizione, è auspicato e aperto a tutte le associazioni, i comitati, i partiti e i movimenti che intenderanno promuoverla, raccogliendo le firme in calce al testo della stessa. Questa petizione nasce da una profonda lacerazione sociale che si sta creando a Santa Marinella. Dalle intercettazioni della Procura, emergono parole e fatti che offendono la funzione del Sindaco e i luoghi delle istituzioni. Ci troviamo di fronte all’emersione di un sistema di scambi di favori che coinvolge personaggi, vicende occupazionali, sociali e torbidi episodi relazionali.

La situazione è divenuta insostenibile per noi cittadini. Da un lato vi sono coloro che per necessità, interesse personale e confusione derivante dalla cortina fumogena prodotta dal sindaco con il vittimismo, difendono l’indifendibile. Dall’altro ci sono coloro che chiedono giustizia.

Si assiste ad una assoluzione collettiva da parte della maggioranza che equivale alla complicità morale ed all’accettazione politica, sociale e culturale dell’uso di una carica e di un luogo istituzionale, in modo a dir poco disinvolto e ambiguo. Non possiamo nemmeno tollerare la continua offesa alla dignità delle nostre istituzioni. Siamo esterrefatti di fronte a come il sindaco, le persone coinvolte, la componente femminile di questa amministrazione, i consiglieri e i delegati non si dimettano e non prendano le distanze da simili comportamenti”.

“Siamo di fronte ad una ecatombe della politica, dei costumi e delle istituzioni – conclude il Comitato Terre Vive – per noi, queste vicende, rappresentano una sciagura profonda per la tenuta del tessuto morale di tutti i cittadini e rappresentano un grave nocumento per l’immagine della nostra città, considerazioni squisitamente politiche, tese ad affrontare e realisticamente risolvere lo stallo sociale e la paralisi emotiva, nella quale questi eventi hanno fatto precipitare una intera comunità”.