Campagna acquisti per il “democratico” Gin Star che sta spolverando dalle cantine della vecchia politica (oltre a bottiglie di vino) cariatidi e mummie
TARQUINIA – Se nella ridente cittadina etrusca non ci fossero personaggi politici del calibro di Gino Stella, in arte Gin Star, non ci sarebbero altri spettacoli pubblici visto che il cinema ancora non ha riaperto.
Gino Stella rappresenta più o meno una decina di voti di quello che rimane dell’Udc di Lorenzo Cesa dopo l’uscita di Marco Di Stefano e Nazzareno Neri dal partito e confluiti in Noi Moderati.
Il nome però facilita l’impresa di aumentare la pattuglia di aspiranti sindaco. Gin Star sembra essersi ritagliato un ruolo da attore protagonista da far impallidire Indiana Jones.
Ha iniziato così una lunga e minuziosa ricerca, non di reperti archeologici o dell’Arca perduta, ma bensì di Cariatidi e Mummie nascoste tra la polvere degli scantinati dove sono stati poggiati perché nei musei c’è di meglio. Poca fortuna e quindi ha puntato anche sui reduci della Grande Guerra e di gente sconfitta, per la verità, è riuscito a convincerli a rimettere le ghette.
Qualche giorno fa, con enfasi folcloristica da circolo della bocciofila, è arrivata una nota congiunta a firma UDC, Popolari, Alternativi per Tarquinia e Il Cantiere della Nuova Politica.
Mamma mia quante liste. Saranno almeno centinaia di persone a far parte di così tanti movimenti. Forse in futuro. Adesso questo assembramento di nomi appare più come una cooperativa sociale. Uno vale uno. Dunque quattro movimenti quattro nomi.
“Sarà molto calda la Primavera del 2024 per il comune di Tarquinia, il più grande della Tuscia torna al voto! – tuonavano nella nota – Noi siamo pronti, vogliamo lanciare il nostro segnale di concretezza, coerenza e presenza sul territorio”.
Ecco allora sono già pronti potenti condizionatori d’aria da mettere a disposizioni di questi accaldati politici per evitare insolazioni e colpi di calore.
La squadra che sfiderà non il centrosinistra ma il sindaco attuale Alessandro Giulivi (individuato come unico avversario) si è dato uno slogan momentaneo dal gusto partenopeo e cioè “anima e cuore“. Nel vederli riuniti lo slogan più idoneo sarebbe “animelle e coratella“. Non vinceranno le elezioni ma potranno sempre aprire un ristorante.