Il presidente dell’ente agrario mandato per la seconda volta a bagno dai suoi consiglieri, adesso le dimissioni
TARQUINIA – Alberto Tosoni detto Bebo non può più contare sulla sua maggioranza. Ieri pomeriggio il consiglio d’amministrazione in seconda convocazione non aveva i numeri per aprire la seduta e quindi non ha potuto dare il via libera al bilancio preventivo.
La maggioranza che fino ad oggi lo ha sostenuto ha deciso di isolarlo per i suoi atteggiamenti non in linea con il programma politico.
Le sortite in avanti del presidente che forse pensa di essere Zelensky ma non ha un esercito. Nemmeno un soldato. Fratelli d’Italia, Forza Italia e Udc hanno cercato di farlo ragionare ma evidentemente non è servito. Ieri l’ennesimo schiaffo morale di veder andare deserto un consiglio d’amministrazione importantissimo per le sorti e la vita dell’ente.
A nulla sono false le telefonate fatte da lui e da qualche sparuto sostenitore. Nessuno dei partiti del centrodestra è più disposto a lasciarlo spadroneggiare come se l’Università Agraria fosse la sua azienda di famiglia.
Alessandro Sacripanti, Maurizio Perinu, Marcello Maneschi, Sara Cori e Sergio Milliani.
La cosa anomala del bilancio, caso unico nella storia dei bilanci mondiali, è che le cifre sono tutte tonde e senza decimali e frazioni di cifra.
Deliberazione G.E. n. 156-2023Un bilancio a dir poco imbarazzante che non può in alcun modo reggere il confronto. Alberto Tosoni è talmente orgoglioso e arrogante che non si dimetterà e andrà allo scontro politico duro ma il problema è che non avrà vita amministrativa lunga.
Sulla vicenda è intervenuto l’Udc: “Mai come stasera dopo le numerose defezioni dei consiglieri dell’Agraria alla seduta del Consiglio si è evidenziata la carenza di capacità e forza politica del presidente dell’Ente Alberto Tosoni”.
Inutili e a dir poco superflui gli articoli pubblicati nei giorni scorsi in merito al lavoro dallo stesso svolto, atti ad evidenziare l’impegno protratto dallo stesso, elargendo gli importanti risultati amministrativi dell’Ente. Ma cosa è successo? I comportamenti parlano più di tante parole, infatti, di fronte alla maggior prova di fiducia politica, quale l’approvazione del Bilancio Previsionale 2024, il castello di carte del Presidente si sgretola inesorabilmente, mettendo in luce tutto il “nulla” sul quale si regge il Suo operato.
Non può pertanto passare inosservata la flebile capacità politica del principale rappresentante dell’Ente Agrario con un risultato a dir poco imbarazzante dove la Sua maggioranza ha palesemente dimostrato un assenteismo corale, soprattutto in un momento così importante! Chiara e netta la risposta dei Suoi consiglieri. La storia come è giusto che sia, decide inesorabilmente i vincitori e i vinti. In questo appuntamento il Presidente Tosoni non potrà che schierarsi tra i secondi”.