Il presidente Tosoni si sottrae ancora al confronto con i partiti che fino ad oggi lo hanno sostenuto ma assume personale (a tempo indeterminato) e chiede soldi alle banche (nel caso che…)
TARQUINIA – Alberto Bebo Tosoni è presidente sfiduciato dell’Università Agraria di Tarquinia. Mandato a bagno in prima e seconda convocazione sul bilancio di previsione invece di cercare un chiarimento con i partiti che lo hanno eletto, fa finta di niente e, con il supporto e la complicità della sua giunta, ha impegnato l’ente con decisioni importanti quali l’assunzione di due unità di personale a tempo indeterminato e la richiesta di un “prestito” nel caso di emergenze.
Dunque agisce su un bilancio ancora tutto da decidere e da discutere.
Tarquinia – Università Agraria, Alberto Tosoni ancora sfiduciato dalla maggioranza
Con un atteggiamento a dir poco imbarazzante e all’apparenza fuori controllo, Tosoni sfugge alle proprie responsabilità politiche.
Questi sono gli ultimi provvedimenti adottati dalla giunta da lui presieduta:
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Per quanto riguarda le assunzione a tempo indeterminato sembrerebbe che l’atto sia stato obbligatorio perché i due “beneficiati” erano da tempo a servizio dell’ente agrario con contratti semestrali prorogati al di là di ogni ragionevole tempo di applicazione.
L’altra giustificazione riguarda la forte esposizione dell’Università con le banche. La paura di non arrivare a coprire le maxi rate da pagare ha spinto il presidente e la sua giunta a chiedere una sorta di “scoperto” per far fronte, in caso di necessità, ai pagamenti in scadenza.
Il problema è che tutte queste operazioni, anche se vestite di legittimità procedurale, eludono un passaggio fondamentale e cioè l’impegno previsionale di spesa sul quale vengono appoggiati.
Sia i contratti di lavoro che l’esposizione con la o le banche hanno un costo del quale, al momento, si fanno carico il presidente e la giunta senza aver avuto il via libera del consiglio d’amministrazione alla votazione del bilancio di previsione.
Ormai Alberto Tosoni sembra sempre più concentrato su se stesso e sta violando ogni forma elementare di dialogo con i consiglieri che compongono l’organo amministrativo dell’ente.
A quando il chiarimento con i gruppi di maggioranza che lo hanno sfiduciato per ben due volte?