La mappatura città per città ad opera del gruppo “Missing Dogs-cani”
CIVITAVECCHIA – Cani scomparsi, il numero aumenta sul litorale tra Civitavecchia e Ladispoli. Un fenomeno insolito ma che accomuna centinaia di padroni disperati perché da mesi, a volte anni, attendono con ansia notizie sui loro amici a quattro zampe che non si trovano più. La maggior parte sono pure microchippati.
Per questo. Però ora i casi iniziano ad essere troppi e c’è pure chi ha dato vita ad un gruppo Facebook chiamato “Missing Dogs-Cani scomparsi”. Ogni giorno arrivano segnalazioni da tutta Italia e dal litorale nord. «Sono anche dei dati limitati – spiega Monica Volpi, ideatrice di questo gruppo – potrebbero essere molti di più. Inutile girarci intorno: è un fenomeno allarmante. Ancor di più il fatto che la maggior parte dei cani scomparsi hanno il microchip.
Bisognerebbe davvero capire se dietro ci sia la criminalità organizzata che opera sui traffici illeciti all’estero, riproduzioni, vendite, vivisezione, combattimenti e adozioni a pagamento».
Sfogliando la pagina riservata ai cani di ogni taglia e specie. Da Lobo, Cicciottorso e Birillo, spariti improvvisamente da Civitavecchia, a Demon e Burt, ricercati a Santa Marinella. Nell’elenco di Tolfa e Allumiere figurano Botoletta, Miro, Lucky e Rocco. A Cerveteri nessuna traccia di Biagio e Freak, mentre a Ladispoli all’appello manca Maya. «Da anni mi dedico al ritrovamenti di cani scomparsi – prosegue Monica Volpi – confidando che ciò possa servire a conoscere l’esistenza di questa realtà, a contrastare chi compie illeciti affrontando queste situazioni rispettando la legge esistente che tutela la persona che trova il cane, il cane stesso, e fa in modo che il cane possa ricongiungersi alla propria famiglia.
Credo sia ovvio che qualcosa di losco dietro le scomparse dei cani ci sia, la maggior parte di quelli che non si trovano più hanno il microchip e questo è alquanto strano perché serve a ricongiungere il cane sparito al rispettivo proprietario».