Salgono in tutto a sei le persone arrestate per aver pianificato e commesso l’agguato mortale
SORIANO NEL CIMINO – Erano le prime ore di domenica 7 agosto 2022, quando nelle campagne di Soriano nel Cimino viene scoperto il cadavere di Salvatore Bramucci riverso sul sedile della propria auto dopo essere stato raggiunto da sei colpi d’arma da fuoco
Le prime indagini consentono di individuare i veicoli utilizzati dal gruppo di fuoco ed il percorso per raggiungere il luogo del delitto e fuggire dopo l’azione di fuoco. Identificati i primi soggetti, si intraprendono le ulteriori attività, anche di natura tecnica, che consentono di ampliare approfondire le relazione con gli altri indagati.
Dopo appena un mese dalla commissione del delitto, il 13 settembre 2022, vengono raggiunti dalla prima ordinanza di custodia in carcere i due esecutori materiali dell’assassinio, Tonino Bacci e Lucio La Pietra.
Il 22 ottobre successivo, viene tratta in arresto la cognata della vittima, Sabrina Bacchio, che aveva partecipato al reclutamento del gruppo di fuoco ed alla fase preparatoria, durata diversi mesi.
Il 23 settembre 2023 viene data esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Procura di Viterbo nei confronti della moglie di Salvatore Bramucci, Elisabetta Bacchio, ritenuta la mandante dell’omicidio e la fonte delle informazioni sulla vittima veicolate al gruppo di fuoco dalla sorella Sabrina.
Nella mattina di ieri, sono stati raggiunti dall’ultima delle misure cautelari emesse su richiesta della Procura di Viterbo, i due indagati Constantin Dan Pomirleanu (nella foto abbracciato alla moglie Sabrina Bacchio,) e Alessio Pizzuti,( foto sotto) coinvolti a vario titolo nell’omicidio di Salvatore Bramucci e rispettivamente sottoposti alla custodia in carcere ed agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
Pomirleanu, marito di Sabrina Bacchio, ha collaborato con la moglie al reclutamento del gruppo di fuoco ed alla collaborazione nella pianificazione dell’azione. Pizzuti era stato assoldato insieme Tonino Bacci e Lucio La Pietra per far parte del commando mortale partecipando, in tale veste, a tutta la fase preparatoria fatta di riunioni e sopralluoghi desistendo solo poche ore prima della commissione dell’omicidio.
Il movente
Il “tesoretto” messo insieme da Salvatore Bramucci prima di lasciare l’Italia per godersi una vecchiaia dorata insieme alla figlia Mascia a Formentera.
Su un’agendina tanti appunti, che “puzzano” di depistaggio. La realtà è che Salvatore stava recuperando le ingenti somme frutto del suo illecito lavoro necessario per rifarsi una vita all’estero insieme alla figlia perché in Italia erano ormai “bruciati”.
L’ uomo aveva subito ben due furti. Uno da 50mila euro tra monili e soldi denunciato ai carabinieri nel 2013 ma anche un altro da 100mila euro spariti da un’intercapedine dove li nascondeva.
I sospetti su Sabrina, sorella della moglie di Bramucci, Elisabetta, erano forti. Fortissimi. Tanto l’uomo aveva troncato quasi del tutto i rapporti con lei che aveva grossi problemi di tossicodipendenza dalla cocaina.
Tutto studiato a tavolino. Il 17 luglio del 2022 le sorelle Elisabetta e Sabrina stanno a cena insieme ad una sagra di paese dove è presente anche il rumeno di origini sinti Constantin Pomirleanu. Sono loro stessi ad immortalare quel momento conviviale sui social.
Così come sono i social a far sapere agli inquirenti che, Tonino Bacci e Alessio Pizzuti la sera del 4 agosto 2002, giorno del sopralluogo nei pressi dell’abitazione di Bramucci, sono insieme a cena. Sempre sui social viene fotografata la macchina, la Smart Bianca usata dal gruppo di fuoco il giorno dell’omicidio.