Corchiano – Bengasi Battisti: “Ex prefetto sotto inchiesta? La verità è nelle carte”

CORCHIANO – Sull’indagine a carico dell’ex prefetto di Viterbo Giovanni Bruno (oggi di stanza a Terni) c’è un’altra verità da raccontare rispetto a quella sostenuta dalla Procura del capoluogo. A raccontarla è l’ex sindaco di Corchiano e attuale consigliere di minoranza Bengasi Battisti.

Fu lui, durante le elezioni comunali del 2021, a mettere in moto Bruno, il quale oggi rischia per questo il rinvio a giudizio con le accuse di abuso d’ufficio e falso. Una verità “documentata” sottolinea Battisti, che fornisce gli atti di quello che accadde nel giorno e nell’ormai famosa notte dei lunghi coltelli, quella del 3 ottobre 2021, “in cui la violenza soppresse la democrazia”.

“Ecco la Verità Documentata sulla richiesta di intervento del Prefetto per riportare legalità nelle Elezioni comunali di Corchiano. Ecco la documentazione di quella elezione comunale del 2021   dove la violenza soppresse la Democrazia e la insopportabile menzogna continua (altro che pressioni indebite!) – scrive Bengasi Battisti in una lettera inviata alle redazioni.

Quel 3 ottobre 2021 fui costretto a rivolgermi alla Prefettura per gravi motivi di ordine pubblico in quanto una pressione violenta e illecita di facinorosi voleva impedire la normale funzione dei nostri rappresentanti di lista .

Ecco i fatti : Il Presidente della I Sezione intendeva procedere alla proclamazione del Sindaco nonostante dal verbale di scrutinio definitivo ( verbale 8 ) risultasse una chiara , evidente e incomprensibile inesattezza tra il numero di voti espressi e il numero di elettori , in particolare erano 3 le schede di differenza tra votanti maschi + femmine e voti espressi .

Questo accadeva in una condizione dove due erano  i voti di differenza tra i candidati Sindaco .

Il Presidente della I Sezione intendeva sanare questa grave discrepanza con una nota che definiva la differenza “mero errore materiale”.

Come mia abitudine sono sempre stato a debita distanza dai seggi, per il rispetto profondo che nutro verso gli elettori/cittadini .

Contattato telefonicamente da una nostra rappresentante di lista la quale mi riferiva , spaventata e turbata , di  aggressioni verbali da parte di facinorosi che si erano illegalmente introdotti nell’area interna dell’edificio ospitante i seggi , ho ritenuto opportuno recarmi presso l’edificio scolastico per rendermi conto personalmente della situazione.

Appena giunto sulla via di accesso alla scuola e a debita distanza  dai seggi , accompagnato da altre due candidate ,  siamo stati aggrediti verbalmente con urla e minacce anche con la imbarazzante presenza di “personaggi inopportuni“ non elettori del nostro comune .

A quel punto ricevetti una ulteriore telefonata da parte di un nostro rappresentante di lista ,  il quale mi riferiva di una forte pressione da parte di persone non autorizzate che impediva la richiesta di riconteggio nonostante quella discrepanza di schede tra elettori e voti espressi .
Come consigliere comunale , candidato Sindaco e Cittadino mi sono sentito in dovere di informare la Prefettura quale Istituzione deputata all’ordine pubblico .

Dopo poco il nostro rappresentante di lista mi informa della decisione di un riconteggio , dal quale emergerà addirittura un pareggio e non una vittoria e solo il giorno successivo si definirà la discrepanza tra elettori e voti espressi e voti  espressi ( All. 2 ).

Non riesco a comprendere le ragioni della denuncia da parte del candidato Gianfranco Piergentili  nei confronti della Prefettura e dei Presidenti se non per costruire una strategia, con la complicità di una certa partitocrazia  , finalizzata a turbare quel risultato espressione della volontà popolare .

La Comunità di Corchiano conosce i fatti perché li ha tristemente vissuti ma è bene che tutti sappiano per “amore della Verità”. La vicenda della impossibilità a inserire la comunicazione è anche confermata dall’ufficio elettorale della prefettura la quale riferiva anche all’ufficio centrale de Ministero ( All.3) .

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