Santa Marinella – Caso Tidei: per il Gip di Civitavecchia Ferrante il sequestro dei video “hot” non serve

Questa mattina il sindaco è chiamato a rispondere del reato di diffamazione a danno del giornalista Cristiano Degni

CIVITAVECCHIA – Caso Tidei: il Gip di Civitavecchia, Matteo Ferrante, dice no al sequestro dei video “hot”.

Viene così respinta la richiesta della Procura che chiedeva il sequestro del materiale in possesso del consigliere di opposizione di Santa Marinella, Roberto Angeletti, considerato, insieme alla sorella, la “gola profonda” che ha dato il via all’inchiesta sul sindaco.

La Procura puntava a bloccare l’utilizzo e la diffusione dei video in possesso dei giornalisti della Verità, attualmente indagati, insieme allo stesso consigliere Angeletti, per la pubblicazione arbitraria di atti relativi ad un procedimento penale.

La richiesta di sequestro è stata considerata del tutto priva di fondamento, innanzitutto perché la diffusione dei video risale ormai a due mesi fa e “nulla lascia presagire la loro ripresa in epoca successiva”.

Irricevibile, per il gip, anche la seconda richiesta, quella relativa al sequestro non solo dei video hard ma anche di tutto il “materiale inerente l’attività di intercettazione” , provvedimento che avrebbe, in caso positivo, messo a rischio l’intera inchiesta sulla presunta corruzione finalizzata a far cadere la giunta guidata da Tidei.

Intanto questa mattina inizia il processo per diffamazione a carico del sindaco di Santa Marinella che, su alcuni post da lui stesso pubblicati su Facebook, offendeva il giornalista locale Cristiano Degni.

“Ossigeno e Media Defence – come scrive in una nota l’organizzazione non governativa che fornisce assistenza legale ai giornalisti – si costituirà parte civile in questo processo penale, a tutela della libertà di stampa e a sostegno delle ragioni del giornalista, che è stato pubblicamente accusato di aver commesso non meglio precisati fatti gravi e deontologicamente scorretti”. Il giornalista, assistito dall’avvocato Marco Eller Vainicher del Foro di Milano, ha reagito querelando il sindaco per diffamazione commessa con l’aggravante del mezzo di pubblicità diverso dalla stampa.

“Nei miei articoli e sul blog – spiega Degni -ho criticato Pietro Tidei sempre ed esclusivamente sul piano politico, fin dal suo primo mandato iniziato nel 2007 definendo autoritaria e inconcludente la sua gestione dell’amministrazione comunale, basandomi sui fatti e rispettando le regole del giornalismo”.

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