VITERBO – Piazza del Comune inibita ai festeggiamenti natalizi. A chiedere chiarimenti in consiglio comunale è la consigliera Luisa Ciambella, che dopo aver fatto richiesta di accesso agli atti sui lavori che interessano la piazza e senza aver ancora ricevuto risposta, ha interrogato l’assessore ai lavori pubblici Stefano Floris, sul perché di un “pollaio a cielo aperto”, presente ad oggi senza una reale motivazione.
“Ad un certo punto a piazza del Comune è comparsa una recinzione che occupa parte della piazza e tra l’altro con l’irregolarità di essere senza un cartello. Di che tipo di lavoro si tratta? Quali sono i costi? Perché non c’è nessuna indicazione? Quale è il significato di questo “pollaio” a cielo aperto senza nessuna cartellonistica che spieghi la sua presenza?”.
“La recinzione che lei definisce “pollaio” – risponde Floris – era stata messa per indagini archeologiche propedeutiche all’inizio dei lavori. Purtroppo l’incarico dell’archeologo è stato ostacolato dal blocco del sistema operativo Urbi che ha rallentato l’andamento dei lavori e l’assegnazione dei compiti. Non c’è il cartello perché ancora non era un cantiere, e per questo è ancora presente anche il cavo a terra sulla piazza“.
“Il pollaio esisteva prima del problema informatico alla piattaforma Urbi, il lavoro dell’archeologo era già contrattualizzato o no? Al solito siete stati superficiali e vi siete incaponiti ad iniziare a Natale. Noi stessi dai banchi di minoranza avevamo chiesto di cominciare dopo, ma alla vostra ostinazione e arroganza non c’ è cura. Avete creato problemi ai commercianti nel periodo in cui dovrebbero lavorare di più e inibito la piazza centrale della città“.
“Prima dovevano iniziare a dicembre poi a gennaio, potevate allora aspettare fino al 7 gennaio, almeno facevamo il Natale in santa pace“. Ha aggiunto Achilli.
“Il successo del Natale è stato palese e il disagio minimo”, la conclusione di Floris, che avrà avuto (ci auguriamo) riscontri positivi tra cittadini e commercianti.